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Il Salone del libro e della stampa ha 20 anni

Un luogo dove si mischiano le generazioni e le culture... swissinfo.ch

Si è aperto giovedì il grande appuntamento ginevrino, che riunisce 300 espositori e ogni anno supera i 100'000 visitatori.

Quest’anno Chagall, l’Algeria, l’Africa e la Franche-Comté saranno al centro della festa che durerà fino al 1° maggio.

In 20 anni, il Salone internazionale del libro e della stampa di Ginevra è divenuto uno degli avvenimenti primaverili centrali della Svizzera romanda. Romanda, perché da quando nel 2003 Basilea ha lanciato il suo proprio salone “BuchBasel” la presenza germanofona è crollata.

Anche se con meno libri in tedesco, le porte del Palexpo di Ginevra tornano ad aprirsi sulla più grande libreria del paese, alla quale si aggiungono esposizioni, animazioni e soprattutto dibattiti. Il Salone è in effetti un luogo vivo.

Quest’anno, i grandi invitati sono due. Il genere femminile, attraverso un’esposizione intitolata “Chagall e la donna” che mette in risalto l’importanza della figura femminile nell’opera del pittore russo. E, soprattutto, il Sud.

Ambizione smisurata

Il Sud del mondo è presente grazie al Salone africano, a Ginevra per la terza volta, un’attrazione realizzata grazie al sostegno della Direzione per lo sviluppo e la cooperazione svizzera (DSC). E ugualmente attraverso l’ospite d’onore dell’edizione 2006: l’Algeria.

“L’Algeria è un grande paese, a poco più di un’ora di volo da qui. Spesso lo dimentichiamo”, rileva Pierre-Marcel Favre, direttore della manifestazione.

“Un paese relativamente isolato, anche dal punto di vista turistico, ma laggiù ci sono dei luoghi magnifici. E dei grandi autori. È l’occasione per scoprire il paese, la sua cultura ed i suoi autori”.

La situazione dell’espressione scritta (libri e stampa) nei paesi mussulmani è un elemento che il Salone intende sottolineare attraverso questa presenza? “Sì, ma diciamo che non abbiamo ambizioni smisurate al riguardo”, risponde Favre.

Luogo di dibattito

Possiamo tuttavia immaginare che nasceranno discussioni sul tema. Difficile, ad esempio, evitare di parlare della vicenda delle caricature di Maometto, non è vero?

“La questione sarà toccata in maniera automatica durante i dibattiti”, risponde Pierre-Marcel Favre. “Il Salone è un luogo di dibattiti multipli”.

In effetti, tra gli stand di diversi giornali e il “Grand Café letterario”, il Salone ospita una decina di luoghi dove sono possibili scambi e confronti. “Ciò detto, non si tratta però di riaccendere delle scintille attorno ad una polemica che già conosciamo”, sottolinea il fondatore del Salone.

Un incredibile tasso di lettura

L’editore vodese aveva dato vita all’appuntamento nel 1987. “Dopo aver preso parte ad ogni tipo d’avvenimento in tutto il mondo, ho scoperto che esistevano feste e fiere del libro ovunque. Tranne in Svizzera”, spiega.

Tuttavia gli argomenti a favore di un salone del libro in Svizzera proprio non mancavano. “Abbiamo un tasso di lettura incredibile. In Svizzera romanda, una piccola regione, abbiamo 15 quotidiani. All’epoca erano addirittura 17 o 18. Ci sono delle librerie magnifiche e un centinaio di editori”.

“Sul piano storico, siamo stati i secondi a stampare la Bibbia, dopo i tedeschi, ed abbiamo una vera tradizione del buon libro. In sostanza, c’era una lacuna e io mi sono impegnato per colmarla”.

Abbattere le barriere

La perennità del Salone e la sua frequentazione illustrano il suo successo. Ci sono delle cose che Pierre-Marcel Favre avrebbe voluto realizzare senza riuscirci? Ci si scontra sempre con delle barriere…

“I muri sono fatti per essere superati o abbattuti. Ogni tanto se ne costruiscono dei nuovi, ma storicamente non reggono allo scorrere del tempo. A parte forse la grande muraglia cinese. Gli ostacoli esistono ovunque. Ma non sono insormontabili”, sottolinea.

Vent’anni di ostinazione e di successo. Ci sono i motivi per festeggiare. Quest’anno, il Salone offrirà l’entrata gratuita a tutti coloro che celebreranno il loro ventesimo anniversario.

swissinfo, Bernard Léchot
(traduzione: swissinfo, Marzio Pescia)

Il 20esimo Salone internazionale del libro di Ginevra si svolge dal 27 aprile al primo maggio.
Ospiti d’onore dell’edizione 2006: l’Algeria e la regione francese della Franche-Comté.
L’appuntamento è coronato da tutta una serie d’esposizioni: “Chagall e la donna”, “Ramuz cinema”, “Swiss Press Photo 2005”,…

Il Salone internazionale del libro di Ginevra è stato fondato dal 1987 dall’editore vodese Pierre-Marcel Favre.

Oggi, il Salone riunisce circa 300 espositori su una superficie di 30’000 m2 e raggiunge tra 110 e 130 mila visitatori l’anno.

Nel 2003, Basilea ha lanciato la sua fiera, “BuchBasel”, riducendo la dimensione multilingue che Pierre-Marcel Favre voleva dare all’avvenimento ginevrino.

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