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Israele, la provocazione della Flotilla si è conclusa

Keystone-SDA

Nessuna delle navi della Flotilla è riuscita nel tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva o di violare il blocco navale. Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano, secondo cui "la provocazione è finita".

(Keystone-ATS) Nel post si precisa che “tutti i passeggeri sono sani e salvi. Stanno viaggiando verso Israele, da dove saranno espulsi in Europa”.

“Un’ultima nave di questa provocazione rimane a distanza. Se si avvicinasse, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco navale verrebbe impedito”, aggiunge il ministero.

In precedenza, l’esercito israeliano aveva smentito le informazioni diffuse da alcuni attivisti della Flotilla secondo cui – sulla base di indicazioni di tracciamento errate – delle imbarcazioni avevano raggiunto il largo della costa della Striscia di Gaza. Stando ai media turchi invece, la Mikeno sarebbe arrivata nelle acque territoriali di Gaza.

Oltre 40 navi, con a bordo circa 400 attivisti, facevano parte della Global Sumud Flotilla. Ad abbordarle, le forze dell’unità di commando navale Shayetet 13 della marina israeliana, che ne hanno preso il comando senza incontrare resistenza.

“Atto di terrorismo”

Secondo il canale Telegram della Global Sumud Flotilla, la marina israeliana ha usato “aggressioni attive”. La nave Florida sarebbe infatti stata “deliberatamente speronata in mare”, mentre le barche “Yulara, Meteque e altre sono state prese di mira con idranti. Questi attacchi illegali contro navi umanitarie disarmate costituiscono un crimine di guerra. Tutti i passeggeri a bordo sono illesi”, precisano gli attivisti.

“L’intercettazione in acque internazionali della Sumud Flotilla da parte dell’esercito di occupazione israeliano e l’arresto di attivisti e giornalisti” costituiscono “atti di pirateria e terrorismo contro civili e accresceranno la rabbia dei popoli del mondo”, ha da parte sua commentato Hamas. “Condanniamo con la massima fermezza la barbara aggressione contro la Sumud Flotilla” che deve essere condannata “da tutte le persone libere del mondo”, aggiunge il movimento.

Toni simili dalla Turchia, con il ministero degli Esteri che pure ha parlato di “atto di terrorismo”. L’attacco delle forze israeliane in acque internazionali contro la flottiglia, che era in viaggio per consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, è un atto di terrorismo che costituisce la più grave violazione del diritto internazionale e mette in pericolo la vita di civili innocenti, ha affermato il ministero in una nota.

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