La Russia fa partire la nuova offensiva
(Keystone-ATS) La Russia sta concentrando decine di migliaia di soldati per la la nuova offensiva, che potrebbe essere decisiva per l’esito del conflitto. Anzi, l’offensiva finale nella regione orientale del Donbass di fatto “è già iniziata”.
È la sintesi di quanto detto dal presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con il Parlamento della Corea del Sud, e da Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino. Le forze filorusse di Donetsk hanno fatto sapere che intensificheranno la loro lotta in Ucraina orientale. Mentre l’esercito ucraino dice che si sta preparando per “la battaglia finale” nella città assediata di Mariupol.
Zelensky ha chiesto armi a Seul: “Abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea, di aerei, carri armati, altri veicoli corazzati, sistemi di artiglieria e munizioni. E voi avete ciò che può essere indispensabile per noi”. “Quando si tratta di sopravvivere in una guerra volta alla completa sottomissione di un popolo, le regole abituali per la fornitura di armi devono essere riviste e attuate rapidamente. Dobbiamo aiutare”, ha aggiunto Zelensky. “L’Ucraina ha bisogno di altro materiale militare, innanzitutto di armi pesanti”, ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a Lussemburgo, a margine del Consiglio europeo dei ministri degli Esteri, secondo quanto riporta la Bild.
La regione di Kharkiv, nell’est dell’Ucraina, è stata bombardata dai russi 66 volte nelle ultime 24 ore: gli attacchi hanno causato 11 morti, tra cui un bambino di 7 anni, mentre un altro di 14 è stato ferito, fa sapere il governatore della regione Oleh Synehubov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. L’esercito russo, ha spiegato Synehubov, ha usato artiglieria, mortai e sistemi lanciarazzi multipli per attaccare i quartieri residenziali della regione.
La questione del gas può essere discussa oggi nel colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer, “l’argomento è molto importante per la parte austriaca”, fa sapere il Cremlino. Le ultime dichiarazioni dell’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue Borrell sull’Ucraina indicano che l’Ue vede Kiev come “testa di ponte per sopprimere la Russia”, afferma il ministro degli Esteri russo Lavrov. Un ulteriore allargamento della Nato non contribuirà alla sicurezza nel continente europeo, ha affermato invece il portavoce del Cremlino Peskov, secondo quanto riporta Interfax, in relazione ai progetti di Svezia e Finlandia di entrare nell’Alleanza atlantica.
La verità e la causa “dell’incidente devono essere accertate con un’indagine equa e trasparente”, commenta il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian sull’attacco con un missile alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, in Ucraina, costato la vita a oltre 50 persone e che ha visto Mosca e Kiev accusarsi a vicenda. “Nel frattempo, le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate e qualsiasi accusa dovrebbe essere basata sui fatti”, aggiunge Zhao.
La Russia intraprenderà azioni legali se sarà dichiarata in default dall’Occidente, ha detto il ministro delle finanze Anton Siluanov, dopo che il Paese è stato messo in default “selettivo” da S&P. “Andremo in tribunale, perché abbiamo preso tutte le misure necessarie per garantire che gli investitori ricevano i loro pagamenti”, ha detto al quotidiano Izvestia. “Presenteremo le nostre fatture al tribunale confermando i nostri sforzi per pagare sia in valuta estera che in rubli. Questo non sarà un processo facile. Dovremo dimostrare la nostra posizione molto attivamente, nonostante tutte le difficoltà”, ha aggiunto, senza specificare a quale organo giuridico si rivolgerà la Russia.