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La Stazione Spaziale abitata da 25 anni, dai pionieri ai privati

Keystone-SDA

Da 25 anni la Stazione Spaziale Internazionale è la casa degli esseri umani fra le stelle e nella sua storia ha visto arrivare i pionieri incaricati di costruirla e ampliarla e poi i privati.

(Keystone-ATS) I suoi primi tre inquilini sono arrivati a il 2 novembre 2000 per una missione di 136 giorni e da allora la presenza umana a bordo è stata ininterrotta, con 266 astronauti di 20 Paesi che finora l’hanno visitata. Fin dall’inizio, inoltre, la Iss è stata un luogo di cooperazione, dove equipaggi di Stati Uniti e Russia hanno continuato a lavorare insieme, indipendentemente dalle tensioni fra i loro Paesi sulla Terra. Oggi continuano a collaborare, così come fanno gli altri partner della Iss: Europa, Canada e Giappone.

L’americano William Shepherd e i cosmonauti Yurj Guidzenko e Sergei Krikalov sono stati i primi ad arriva a bordo, dove hanno lavorato per oltre quattro mesi. Allora la Stazione Spaziale era lunga 48 metri, con una massa di 60 tonnellate, con un volume interno di 264 metri cubi. Oggi è lunga circa 73 metri, con una massa di 450 tonnellate e un volume abitabile di oltre 1000 metri cubi. L’Italia ha dato un grande contributo, considerando che oltre la metà dei moduli abitabili è stata realizzata nel Paese.

Mentre nei primi anni gli astronauti erano impegnati soprattutto nella costruzione e nella manutenzione della più grande struttura mai costruita in orbita (nonché la più costosa, con stime che oscillano fra 35 e 160 miliardi di dollari), con il passare del tempo le attività scientifiche sono diventate sempre più importanti e sono oltre 400 gli esperimenti condotti a bordo in questi 25 anni: test impossibili sulla Terra su scienza dei materiali, botanica, fisiologia e biologia.

Da avamposto dell’esplorazione spaziale, negli anni l’Iss è diventata sempre di più un trampolino per la Space Economy, la nuova pagina dello spazio aperta dalla forte presenza delle aziende private. Se dopo il pensionamento dello Space Shuttle della Nasa, le navette russe Soyuz continuano ad attraccare portando a bordo astronauti e rifornimenti, dal 2020 lo Shuttle è stato sostituito dalle navette Crew Dragon dell’azienda SpaceX di Elon Musk e i privati hanno fatto ufficialmente il loro ingresso a bordo.

La presenza dei privati si annuncia ancora più forte nel 2026, con il lancio di Axiom Hub One, il primo modulo della futura stazione commerciale Axiom Station, dell’azienda Axiom Space, destinata a separarsi dalla Iss quando questa sarà dismessa, nel 2030.

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