Conflitto salariale tra Confederazione e personale federale risolto a metà
Il Consiglio federale ha accettato lunedì di concedere per l'anno prossimo una compensazione del rincaro pari al 2 per cento. Nessun accordo invece per quanto riguarda il versamento di un assegno unico.
La compensazione del rincaro ai 38mila impiegati dell’amministrazione e l’adattamento delle rendite pensionistiche costeranno alla Confederazione 84 milioni di franchi. Ai funzionari sarà inoltre corrisposto un assegno unico pari allo 0,5 del salario annuale, per un costo complessivo di 17 milioni di franchi.
Il governo definisce il versamento del «bonus» un gesto in favore dei propri collaboratori, che dal 1993 hanno subito un’erosione del potere d’acquisto a seguito di numerose misure volte a risanare le finanze federali. Il braccio di ferro con i sindacati è comunque lungi dall’essere terminato: le organizzazioni dei funzionari hanno accettato il primo dicembre l’entità della compensazione del carovita, mentre hanno definito «insufficiente» l’assegno unico.
I negoziati su questo tema riprenderanno nella primavera del 2001 e in quell’occasione i sindacati avranno per la prima volta la possibilità di presentare le loro rivendicazioni relative al preventivo finanziarie del 2002. Questo modo di procedere è stato approvato sia dal Consiglio federale, sia dalle associazioni del personale.
La Posta negozierà direttamente con i sindacati dal 7 al 22 dicembre. Le FFS hanno già raggiunto un accordo con i dipendenti alla fine di novembre: la soluzione di compromesso prevede aumenti salariali del 2,6 per cento.
swissinfo e agenzie
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.