
Migranti: l’Ue lancia una nuova strategia sui rimpatri

(Keystone-ATS) “L’Ue sta costruendo un nuovo ecosistema sui rimpatri” dei migranti.
“La strategia sugli” allontanamenti “volontari e il reinserimento è un altro pezzo di quel puzzle, che svilupperà un approccio più uniforme e coordinato tra gli Stati per sbloccare il loro pieno potenziale”. Così il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, illustrando l’iniziativa.
La Commissione ha adottato la prima strategia dell’Ue sul rimpatrio volontario e sul reinserimento dei migranti, proponendo misure pratiche basate su sette pilastri, tra cui il rafforzamento del quadro giuridico e operativo, il miglioramento della qualità dei programmi ed il rafforzamento della cooperazione con i Paesi partner.
Tra le iniziative è prevista la nomina di un coordinatore, che verrà supportato da un network di rappresentanti degli Stati membri. L’Ue lavora inoltre alla creazione di partenariati con i Paesi terzi, facendo leva sul nuovo codice dei visti.
“Solo circa un terzo delle persone senza diritto di soggiorno nell’Ue torna nel proprio Paese di origine e di coloro che lo fanno, meno del 30% lo fa volontariamente. I rimpatri volontari sono sempre l’opzione migliore: mettono l’individuo al centro, sono più efficaci e meno costosi”, ha detto dal canto suo la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson.
Secondo il servizio di ricerca del Parlamento europeo, il rimpatrio volontario costa meno di quello forzato. Si stima che un allontanamento forzato costi in media 3.414 euro, contro 560 euro di quello volontario, e 2500 da un Paese di transito.