Nuova Delhi torna a respirare, smog si sposta a sud ovest
(Keystone-ATS) La capitale indiana Nuova Delhi oggi respira e rivede il sole, grazie al forte vento che da ieri sera ha fatto scendere la concentrazione media di PM 2,5, calcolata dai 38 punti di osservazione che monitorano lo smog nelle varie aree della città, a 250.
Domenica si era registrata una punta di 660 e in alcune zone addirittura di oltre 900. Le scuole sono state riaperte, ma il traffico a targhe alterne continua e resterà in vigore fino al 15. Tuttora in vigore lo stop a tutti i cantieri, edilizi e stradali e il divieto di bruciare sterpaglie e di utilizzare combustibili inquinanti o generatori a diesel in tutto il territorio della capitale.
Tuttavia, se Delhi ha ripreso a respirare, l’emergenza smog si è trasferita a sud ovest: il Central Pollution Control Board, uno degli organismi nazionali che monitorano l’inquinamento, ha reso noto che l’allarmante concentrazione di veleni esaltata dagli incendi delle stoppie negli stati dell’Haryana e del Punjab si è spostata sulle città di Kanpur, Lucknow e Patna, che oggi hanno registrato rispettivamente Aqi pari a 453, 416 e 414. “Non è solo Delhi, gran parte dell’India soffre per l’emergenza inquinamento”, hanno detto dal CPCB.
Secondo uno studio di Greenpeace della scorsa primavera in India si trovano quindici delle venti città più inquinate del mondo, con le città satelliti di Delhi, Gurugram, Noida, Ghaziabad e Faridabad in cima alla lista dei luoghi più avvelenati del globo.