Oms: Covid nel 2023 sta per diventare come l’influenza

(Keystone-ATS) Il Covid è sul punto di diventare come un’influenza stagionale: lo afferma l’Oms. Lo scorso fine settimana ha segnato tre anni da quando l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite definì per la prima volta la situazione come una pandemia.
“Penso che stiamo arrivando a un punto in cui potremo guardare al Covid-19 allo stesso modo in cui guardiamo all’influenza stagionale”, ha sottolineato in una conferenza stampa il direttore delle emergenze dell’Oms Michael Ryan.
“Sono fiducioso che quest’anno saremo in grado di affermare che il Covid è finito come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale” ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Oms.
“Sabato scorso, l’11 marzo, – ha aggiunto – è stato il terzo anniversario da quando l’Oms ha descritto per la prima volta lo scoppio globale del Covid come una pandemia. È stato un momento significativo che ha attirato l’attenzione del mondo”. Ora, “abbiamo il dovere verso noi stessi di porre fine a questa pandemia il prima possibile”.
“Una minaccia per la salute, un virus che continuerà a uccidere. Ma un virus che non sta sconvolgendo la nostra società o sconvolgendo i nostri sistemi ospedalieri, e credo tutto ciò avverrà quest’anno”, ha proseguito.
Il capo dell’organizzazione ha già affermato che il mondo si trova in una posizione molto migliore ora rispetto a qualsiasi momento di questi anni di pandemia.
“Tre anni dopo, ci sono quasi sette milioni di decessi segnalati per Covid-19, anche se sappiamo che il numero effettivo di decessi è molto più alto”, ha precisato Tedros.
Per la prima volta, ha sottolineato, il numero settimanale di decessi segnalati nelle ultime quattro settimane è stato inferiore rispetto a quando si è descritto per la prima volta il Covid-19 come una pandemia, tuttavia, ha rilevato, “più di 5’000 morti segnalate a settimana sono 5’000 di troppo per una malattia che può essere prevenuta e curata”.
L’Oms ha dichiarato il Covid-19 una emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale il 30 gennaio 2020: “Abbiamo dichiarato un’emergenza sanitaria globale per spronare i paesi a intraprendere azioni decisive, ma non tutti i paesi lo hanno fatto”, ha affermato.