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Onu, ‘nel nord del Mozambico 300.000 sfollati da luglio’

Keystone-SDA

L'Onu ha espresso "grave preoccupazione" per il numero di civili in fuga dalle violenze nel nord del Mozambico dove, secondo le stime, circa 300'000 persone sono state sfollate negli ultimi mesi.

(Keystone-ATS) Secondo il gruppo di monitoraggio dei conflitti globali Acled, i raid jihadisti nella provincia di Cabo Delgado hanno causato la morte di oltre 6’200 persone e gli attacchi si sono estesi anche alla vicina provincia di Nampula.

Secondo l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) le violenze hanno spinto quasi 100’000 persone a fuggire dalla regione solo nelle ultime due settimane e negli ultimi tre mesi, come ha detto il rappresentante dell’Unhcr Xavier Creach, sono fuggite “almeno 287’000” persone. “Direi che questa cifra riguarda solo le persone registrate”, ha riferito ai giornalisti a Ginevra, aggiungendo che “molti altri” casi individuali non sono stati registrati.

“Penso che possiamo parlare di un minimo di 300’000 sfollati da luglio”, ha precisato. Da allora, l’Unhcr ha osservato “un intensificarsi degli attacchi contro i villaggi e la rapida propagazione del conflitto in distretti precedentemente sicuri”, rendendo più difficile la fornitura di aiuti umanitari.

Creach ha descritto “bisogni molto impegnativi” nella regione e una “risposta in gran parte insufficiente”. “Gli attori umanitari non possono sostenere la risposta senza ulteriore sostegno e risorse”, ha affermato l’Unhcr in una nota, chiedendo “un urgente sostegno internazionale”. Secondo l’Agenzia, dallo scoppio del conflitto nel 2017 in Mozambico sono state sfollate più di 1,3 milioni di persone.

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