Papa a vescovi svizzeri: maggiore collaborazione con i fedeli
(Keystone-ATS) In occasione della loro visita “ad limina” conclusasi oggi a Roma, Papa Francesco ha incoraggiato i vescovi svizzeri a collaborare maggiormente con i loro fedeli. Oltre all’udienza con il Pontefice, il soggiorno è stato contraddistinto da una messa alla tomba dell’apostolo Pietro. Lo ha indicato oggi in una nota la stessa Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS).
Papa Bergoglio ha spronato i vescovi elvetici a esprimere una risposta chiara ai problemi della società. “Secondo il Santo Padre, i sacerdoti e i vescovi dovrebbero essere maggiormente all’ascolto della popolazione e più vicini alle loro preoccupazioni”, ha spiegato all’ats il portavoce della CVS Walter Müller.
Talune persone, anche in seno alla Chiesa, non si riconoscono più nel Vangelo. Nonostante ciò la maggioranza della popolazione riconosce ai cattolici e ai protestanti un ruolo positivo nell’ambito sociale, ha ancora sottolineato il Papa.
Altri temi, come l’omosessualità e il divorzio, sono stati evocati durante la visita “ad limina”, ha aggiunto il portavoce della CVS, senza fornire dettagli sulla discussione. Walter Müller non si è mostrato più loquace nemmeno sulla rimozione del comandante del Corpo della Guardia svizzera pontificia, Daniel Rudolf Arnig: “prendiamo atto di questa decisione e ringraziamo calorosamente Daniel Arnig per il suo impegno”, ha risposto il portavoce.
La visita dei vescovi svizzeri detta “ad limina apostolorum” ha luogo periodicamente. L’ultima era avvenuta nel 2005/2006. Nel 2005, il pellegrinaggio non aveva potuto essere portato a termine, poiché la sera dell’arrivo della CVS, Papa Giovanni Paolo II era stato ricoverato in ospedale. I vescovi elvetici avevano poi potuto incontrare il suo successore, Papa Benedetto XVI, nel 2006.