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Partita circumnavigazione Antartico, progetto svizzero

David Walton presenta a Città del Capo il progetto di circumnavigazione Keystone/AP/DEAN HUTTON sda-ats

(Keystone-ATS) Parte oggi pomeriggio dal Sudafrica la prima circumnavigazione dell’Antartico, effettuata con una imbarcazione scientifica – l’Akademic Treshnikov – su progetto dello Swiss Polar Institute. A bordo 120 ricercatori di 18 Paesi.

Scopo del viaggio, che durerà tre mesi e toccherà una dozzina di isole, è la raccolta di dati che dovrebbero contribuire a meglio comprendere l’impatto dei cambiamenti climatici nell’Oceano Australe. Lo hanno indicato i responsabili del progetto a Città del Capo.

Questa impresa è il primo progetto di Swiss Polar Institute (SPI), promosso e sostenuto logisticamente da Frederik Paulsen, imprenditore e filantropo, che ha all’attivo una vasta esperienza in materia di esplorazione nell’Artico. Alla spedizione è associata anche Presenza svizzera.

L’oceano Australe svolge un ruolo centrale nella regolazione del clima del nostro pianeta, ha precisato in un comunicato il Politecnico federale di Losanna. Vi sono correnti marine di acqua ghiacciata che in profondità vanno dai poli verso l’equatore, mentre all’inverso acqua e aria calda sono spinte in superficie verso le regioni fredde. Si tratta di un movimento che contribuisce in maniera significativa al ciclo del carbonio e allo stoccaggio di CO2 negli Oceani. “I poli sono anche le regioni dove si registrano le maggiori differenze di temperatura”, rileva Philippe Gillet, vicepresidente del Politenico e direttore ad interim dello SPI, citato nel comunicato.

Nel corso di questo viaggio saranno realizzati 22 progetti di ricerca, elaborati da studiosi svizzeri, britannici, francesi, australiani. Sono stati selezionati da un comitato di esperti internazionali e concernono: glaciologia, climatologia, biologia e oceanografia. Saranno studiate, tra l’altro, la formazione delle onde, la variazione geografica della quantità di plancton, lo scambio chimico tra aria e acqua, la biodiversità sulle isole, la capacità dei fondali marini di immagazzinare CO2, l’inquinamento di microplastiche e il loro impatto su fauna e popolazione di balene.

In concomitanza con questo viaggio è stata istituita proprio oggi una nuova cattedra, intitolata “Ingvar Kamprad Chair of Extreme Environments”, sostenuta dalla società Ferring Pharmaceuticals. Tale cattedra si inserisce nell’antenna che il Poli di Losanna ha a Sion (VS), specializzata in tematiche legate ad ambienti alpini ed estremi.

Il rientro dell’imbarcazione a Città del Capo è previsto per il 19 marzo 2017, poi a settembre verrà presentato un primo bilancio della spedizione nel corso si un simposio internazionale in Vallese.

Creato lo scorso aprile, lo Swiss Polar Institute è un consorzio di università elvetiche, fondato da Politecnico di Losanna, Istituto federale di ricerca su foreste, neve e paesaggio, Politecnico di Zurigo, Università di Berna ed edizioni Paulsen.

http://spi-ace-expedition.ch/

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