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Le leggi del benessere

Mendrisiotto: una regione, un piano viario. Quale impatto sulla salute della gente? www.ticino-tourism.ch

Le decisioni politiche si ripercuotono sulla salute della popolazione. Il Ticino, primo cantone in Svizzera, vuole l'analisi sistematica di questo impatto.

Dopo avere introdotto per primo in Svizzera la carta sanitaria, in novembre, il Ticino prosegue il suo ruolo di pioniere nel campo della salute pubblica.

Prestando attenzione, attraverso valutazioni preliminari, ad effetti e conseguenze che le decisioni possono provocare sulla salute, si possono anche evitare costi sanitari supplementari.

“Un primo progetto – informa la consigliera di Stato Patrizia Pesenti – è già in corso a titolo sperimentale e coinvolge i dipartimenti della Sanità e del Territorio. Si tratta di valutare l’impatto sulla salute dei cittadini del Piano dei Trasporti del Mendrisiotto”. Una zona vicina alla Lombardia molto colpita dall’inquinamento.

Altre piste d’intervento riguardano la reintroduzione del Servizio dentario scolastico, le raccomandazioni sull’accesso ai bar per i minori di 16 anni, la situazione dei disoccupati di più di 50 anni, le famiglie monoparentali, gli stranieri non integrati.

La cosiddetta procedura di Valutazione d’impatto sulla salute (VIS) – ossia “una stima degli effetti di una specifica azione sulla salute della popolazione” – rappresenta uno strumento molto importante in mano ai politici.

La VIS permetterà di assumere decisioni e adottare nuove leggi che non mettono in pericolo il benessere pubblico. Consentirà inoltre di ottimizzare le risorse investite e di controllare i costi. L’obiettivo principale è infatti quello di contenere i rischi e aumentare i benefici.

All’avanguardia in un’attività pionieristica

Il Ticino è dunque il primo cantone ad introdurre una valutazione sistematica, anche se limitata ad alcuni ambiti. Altrove, in Svizzera, della VIS si stanno occupando alcuni cantoni romandi (Ginevra, Giura, Friburgo, Vallese), la Conferenza dei direttori cantonali della sanità e la fondazione nazionale Promozione della salute.

L’Organizzazione mondiale della sanità sostiene questo approccio e promuove la collaborazione internazionale. E anche l’Unione europea ha deciso, nel settembre del 2002, di promuovere la procedura VIS.

“Questo tentativo sperimentale – spiega Patrizia Pesenti, direttrice del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) – durerà fino al termine della legislatura. A quel momento si potranno fare le prime considerazioni. Siamo pionieri in Svizzera e, fatte le dovute proporzioni, anche a livello internazionale”.

Solo nei Paesi Bassi, secondo le informazioni del DSS, è stata adottata una procedura del genere a livello nazionale.

Riorientare le politiche pubbliche

“Il tema centrale che i governi devono affrontare con la massima urgenza – sottolinea Pesenti – è il miglioramento delle condizioni di vita che permettono di mantenere un buono stato di salute”. E’ perciò urgente ridurre i livelli di inquinamento, migliorare il livello educativo, contrastare l’insicurezza del lavoro, contenere e colmare le crescenti differenze economiche.

“Ogni anno – puntualizza la consigliera di Stato – in Svizzera spendiamo circa 50 miliardi di franchi per riparare la salute quando ormai è compromessa, mentre non si fa quasi nulla affinché la popolazione possa mantenere salvo il proprio capitale salute”.

Come funzionerà la procedura?

La Commissione VIS, sotto la responsabilità dell’Ufficio promozione e valutazione sanitaria del DSS, seleziona i progetti importanti in termini di potenziale impatto sulla salute dei cittadini e ne informa il Consiglio di Stato.

Il Governo, in base al rapporto sulle misure selezionate, decide quali progetti devono essere sottoposti alla procedura VIS. E, in ultima analisi, decide se e a quali condizioni un determinato progetto dovrà essere attuato, attuato a determinate condizioni o respinto.

Per l’interesse che ha già suscitato a livello svizzero, la sperimentazione ticinese sarà seguita da un gruppo di lavoro nazionale.

swissinfo, Françoise Gehring, Bellinzona

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Anche nei cantoni di Friburgo, Giura e Vallese qualcosa si muove nella valutazione d’impatto sulla salute per progetti di legge, decreti o ordinanze.

Soltanto il Ticino, però, prevede un intervento sistematico. Il cantone a sud delle Alpi conferma così il suo ruolo di pioniere.

In materia di salute pubblica ha già introdotto la carta sanitaria, mentre è in fase avanzata la discussione di un progetto del governo per vietare il fumo negli esercizi pubblici.

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