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Non dimenticare le sparizioni forzate

Il governo svizzero deve ratificare la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone contro le sparizioni forzate: è quanto chiede una petizione lanciata da 21 organizzazioni non governative.

L’iniziativa è stata promossa in occasione della Giornata internazionale degli scomparsi, che si celebra il 30 agosto, ha fatto sapere l’Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura (ACAT).

Per “sparizione forzata” s’intende l’arresto o il rapimento di una persona da parte di agenti dello Stato, seguito dal diniego del riconoscimento di questa privazione di libertà e dalla dissimulazione della sorte e del luogo in cui si trova la persona sparita, che viene così sottratta alla protezione della legge.

Adottata due anni fa, la convenzione dell’Onu non è ancora entrata in vigore poiché non è ancora stata ratificata da almeno 20 Stati. Il trattato internazionale prevede misure per prevenire le sparizioni forzate, norme sulla conduzione delle indagini e sulle sanzioni da adottare. Il testo stabilisce anche due nuovi diritti umani: quello di non essere sottoposto a sparizioni forzate e il diritto ai familiari delle vittime di conoscere la verità.

Il deputato nazionale socialista ginevrino Jean-Charles Rielle ha depositato, lo scorso dicembre alla Camera del popolo, un’interpellanza in cui chiede lumi al governo federale sulla data in cui intende firmare tale convenzione. Nell’atto parlamentare, sottoscritto da altri nove deputati, si esorta la Confederazione a firmare al più presto questo testo. Finora l’esecutivo elvetico non ha ancora risposto.

swissinfo.ch e agenzie

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