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Il centro-destra riconquista il governo a Ginevra

In occasione del rinnovo del governo ginevrino, i partiti borghesi sono riusciti a riconquistare la maggioranza, ponendo così termine ad un'egemonia della sinistra durata appena quattro anni. Vincitore delle elezioni per il Gran consiglio, il partito populista Mouvement citoyens genevois non è invece riuscito a spuntarla.

L’alleanza elettorale dei partiti liberale, radicale e PPD – posta sotto l’etichetta d’Intesa borghese – ha raggiunto l’obiettivo di strappare la maggioranza di governo alla sinistra. Oltre ad ottenere la rielezione degli uscenti François Longchamp (Partito liberale radicale), Pierre-François Unger (Partito popolare democratico) e Mark Muller (Partito liberale), l’Intesa ha collocato una quarta aspirante, la municipale liberale di Thônex Isabel Rochat.

Sul versante opposto, la pillola è particolarmente amara per la sinistra, costretta a cedere già dopo appena 4 anni l’egemonia nel governo ginevrino conquistata nel 2005 dopo una settantina di anni di attesa. Pur essendo riuscito ad ottenere la riconferma del “ministro” della pubblica educazione Charles Beer, il Partito socialista perde il seggio occupato in precedenza da Laurent Moutinot, per il quale aveva presentato la deputata Veronique Pürro.

L’onore dell’Alternativa di sinistra è tratto in salvo dai Verdi, che trionfano con l’uscente David Hiler – il candidato che ha ottenuto il maggior numero di suffragi – e la seconda donna della nuova compagine governativa: la deputata Michèle Künzler, eletta nonostante la sua inesperienza in materia di esecutivo.

La delusione è palpabile in seno al Mouvement citoyens genevois (MCG), i cui due candidati – il presidente Eric Stauffer e l’avvocato Mauro Poggia – non sono riusciti a spuntarla a livello cantonale, benché si siano collocati ai primi posti nei principali comuni suburbani. La formazione populista considera d’altronde di lanciare un’iniziativa per modificare il sistema elettorale ginevrino, considerato troppo favorevole alle alleanze.

Nonostante una campagna elettorale piuttosto scialba, l’elezione ha attirato alle urne un numero di elettori mai visto dal 1969, sottolinea la cancelleria ginevrina: il tasso di partecipazione ha raggiunto il 46,44%.

swissinfo.ch e agenzie

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