
Il Parlamento insiste sullo status quo delle esportazioni di armi

Il governo svizzero sta affrontando le pressioni del Parlamento per allentare le restrizioni sul materiale bellico, compresa la vendita di armi per la riesportazione.
Mercoledì la Camera dei Rappresentanti ha approvato di stretta misura una richiesta al governo di consentire la vendita di armi a un Paese terzo a determinate condizioni.
Queste includono una dichiarazione formale da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di una violazione del diritto internazionale da parte di una parte belligerante.
Tuttavia, la maggioranza del Parlamento ha respinto la proposta di un ulteriore allentamento delle restrizioni.
La decisione deve ancora essere approvata dall’altra camera parlamentare, il Senato, in una fase successiva.
Status quo
Gli osservatori sottolineano che le ultime decisioni della Camera consolidano lo status quo sulle esportazioni di armi svizzere.
Almeno altre quattro proposte sono in attesa di approvazione da parte del Parlamento, in un ampio dibattito pubblico che si è svolto in Svizzera negli ultimi mesi sulla tradizionale neutralità del Paese e sulla posizione del governo in materia di esportazioni di armi.
Lunedì scorso, il Senato ha respinto una proposta che consentiva la riesportazione di materiale bellico svizzero da Paesi affini.
+ Come una prima proposta per facilitare le esportazioni di armi è fallita in parlamento

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