
Oggi in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all'estero,
non so come funziona dalle vostre parti ma qui in Svizzera a un lavoratore su tre è capitato di farsi pagare la cena al ristorante dal datore di lavoro (ovviamente all'insaputa di quest'ultimo).
L'abitudine di fare "la cresta" sulle note spese, secondo quanto emerge da un sondaggio della società Opinium Research, non sembra insomma così remota.
Siete scioccati? Intanto però potete procedere nella lettura delle altre notizie (più rassicuranti) dalla Confederazione.

I cittadini svizzeri sono generalmente aperti nei confronti delle differenze culturali, ma non sono immuni a un certo disagio in presenza di stranieri.
Il 69% della popolazione elvetica, secondo quanto evidenzia una ricerca condotta tra il 2016 e il 2020 dall’Ufficio federale di statistica, si dichiara fortemente in disaccordo con gli atteggiamenti razzisti mentre uno svizzero su cinque (19%) esprime una contrarietà meno accentuata.
In questo quadro sono i cittadini elvetici e quelli senza un passato migratorio a manifestare opinioni negative sulle minoranze. Altri fattori che sembrano avere un’influenza sul disagio espresso nei confronti degli appartenenti a comunità straniere sono il titolo di studio (il 37% delle persone con formazione obbligatoria si dicono infastidite in modo analogo, contro il 30% dei diplomati o laureati) e l’appartenenza politica (maggiore dissenso tra gli elettori di destra).
Le opinioni divergono anche tra città e campagna. Interessante poi rilevare che tale sensazione è meno diffusa nelle regioni di lingua francese e italiana (il 24% in entrambi i casi) che in quelle di lingua tedesca e romancia (37%).
- Il servizio multimediale di tvsvizzera.it.
- Sulla questione della discriminazione razziale le valutazioni dello storico Christian Geulen riprese dal collega Jakob Schönhagen.
- Il comunicatoCollegamento esterno dell’Ufficio federale di statistica (Ust).

Il riscaldamento climatico può avere anche effetti (residuali) positivi. Il Governo federale intende infatti promuovere uno studio – sollecitato dalla Commissione dell’energia del Consiglio nazionale sulla base di un postulato – per cercare di sfruttare lo scioglimento dei ghiacciai allo scopo di produrre elettricità.
L’atto parlamentare, che dovrà comunque essere ancora approvato dal plenum della Camera (anche se ha già riscosso l’interesse dell’Esecutivo), chiede l’aggiornamento dell’inventario dell’Istituto federale svizzero di scienza e tecnologia dell’acqua (Eawag).
Si vuole in particolare verificare il potenziale di produzione idroelettrica dei numerosi specchi d’acqua che si sono creati negli ultimi decenni dal ritiro dei ghiacciai alle quote più alte.
Nelle regioni alpine della Svizzera, un tempo occupate dai ghiacciai, si sono formati circa 1’200 nuovi laghi, alcuni dei quali già configurati con imponenti dighe naturali.
- La notizia riferita da rsi.chCollegamento esterno.
- Il caso del ghiacciaio del TriftCollegamento esterno (Berna) di cui riferisce l’organo del Club alpino svizzero.
- Sullo scioglimento dei ghiacci l’approfondimento del collega Luigi Jorio.
Altri sviluppi

Una buona notizia per i numerosi utenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblici nella Confederazione: i prezzi dei biglietti non aumenteranno.
Per il quinto anno consecutivo, fa sapere Alliance SwissPass, gli operatori del settore rinunciano a incrementi tariffari per cercare di riconquistare la clientela persa durante la pandemia.
Con il cambio di orario, il prossimo 12 dicembre, sarà anche migliorata l’offerta per giovani, turisti e persone con mobilità ridotta. Fino ai 16 anni (i bimbi sotto i sei anni viaggiano gratis) il prezzo massimo per gli spostamenti giornalieri sarà di 19 franchi.
Inoltre da gennaio sono previsti sconti dal 7 al 21% per gli Swiss Travel Pass venduti all’estero con validità di 8 o 15 giorni o periodi analoghi nell’arco di un mese. Agevolazioni verranno introdotte anche per le persone accompagnatrici e i cani dei viaggiatori con disabilità.
Probabilmente entro febbraio 2022 verrà anche introdotto il cambio di classe risparmio che permetterà a chi possiede un titolo di trasporto di seconda classe di passare alla prima classe a un prezzo conveniente, salvo indisponibilità.
- La notizia riportata da tio.chCollegamento esterno.
- Sul calo dei passeggeri durante la pandemia l’articolo di swissinfo.ch.
- Le novità tariffarieCollegamento esterno in dettaglio dal sito di Alliance SwissPass.

Si chiude un’epoca in Svizzera, sulla spinta dei repentini cambiamenti di questi anni, anche riguardo alle previsioni meteo. A fine mese sarà disattivato il 162, il numero del bollettino offerto dagli operatori telefonici.
Una notizia che non sorprende più di quel tanto poiché il suo uso, vista la concorrenza di internet e delle varie app per smartphone, era divenuto assai marginale.
Ma la fine del servizio è legata anche alla decisione dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) di mettere fuori servizio al più tardi entro il 31 dicembre 2022 tutti i numeri brevi.
Probabilmente però gli unici a restare delusi saranno i meno giovani cui sarà capitato in passato di informarsi in tempo reale sulle previsioni di MeteoSvizzera, tutte le volte che avevano perso i canonici appuntamenti radiofonici e televisivi, componendo quel magico numero al telefono.
- La notizia riportata dal sito della Radiotelevisione romandaCollegamento esterno (in francese).
- Ne parla anche tio.chCollegamento esterno.

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