Restituita al Perù una “cabeza clava” sequestrata a Basilea
(Keystone-ATS) La Svizzera ha restituito al Perù una “cabeza clava”, ossia una testa in pietra del peso di quasi 200 chili, appartenente alla civiltà precolombiana Chavín.
La consegna del manufatto, sequestrato nell’ambito di un procedimento penale, è avvenuta oggi nei locali della dogana di Basilea-Weil am Rhein, precisa una nota dell’Ufficio federale della cultura (UFC).
Nel 2016, un privato ha cercato di importare in Svizzera un bene culturale non dichiarato come tale proprio dalla dogana in questione. Dalla verifica della documentazione e dal controllo della merce il personale dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini era giunto alla conclusione che poteva trattarsi di un caso di bene culturale non dichiarato conformemente alla legge.
In seguito, un servizio specializzato dell’UFC ha constatato che il manufatto appartiene alla civiltà Chavín, vissuta nell’odierno Perù tra il 1200 e il 550 a.C. circa. Si tratta dunque di un bene culturale importante che avrebbe dovuto essere dichiarato come tale al momento dell’importazione; l’omessa o la falsa dichiarazione di un bene culturale costituiscono una violazione di legge. Da qui anche l’avvio di un procedimento penale.
Il Perù è molto esposto a saccheggi e distruzioni nei siti archeologici, e gli oggetti del periodo precolombiano come la scultura in questione sono tra le categorie di beni culturali più minacciate nel Paese.