
Schneider-Ammann lancia appello a imprese a innovare
(Keystone-ATS) Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha lanciato oggi un appello agli imprenditori perché puntino sull’innovazione per superare la crisi. “Dobbiamo tirare tutti la corda dalla stessa parte”, ha dichiarato in un convegno a Losanna.
“I prossimi due o tre anni saranno particolarmente difficili”, ha ammesso il ministro dell’economia. Parlando al “club des 100”, che riunisce le cento società che pagano più imposte nel canton Vaud, Schneider-Ammann ha esortato gli imprenditori ad avere fede nella loro capacità d’innovazione. “Rimbocchiamoci le maniche. Agguantiamo la sfida. È l’unica via per garantire la nostra prosperità”, ha affermato.
“Dai datori di lavoro mi aspetto il massimo rispetto dei dipendenti”, ha spiegato in un incontro con la stampa. Il pagamento dei salari in euro, ad esempio, dev’essere l'”ultima ratio”. L’allungamento del tempo di lavoro è ammissibile, fintanto che venga compensato quando gli affari riprenderanno, ha sostenuto Schneider-Ammann.
Il consigliere federale liberale radicale è poi tornato sulla decisione della Banca nazionale di fissare un cambio minimo di 1.20 franchi per l’euro. “Il franco resta sopravvalutato”, ma questo tasso permetterà alle imprese di limitare i danni a breve termine.
A medio termine Schneider-Ammann conta sugli effetti del primo pacchetto di sostegno all’economia da 870 milioni di franchi presentato dal Consiglio federale. Esso prevede tra l’altro di raddoppiare il budget della Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI). “Questa misura è per voi! Inoltrate i vostri progetti e approfittate del know-how dei centri di ricerca”, è l’invito lanciato dal ministro.
A più lungo termine bisognerà migliorare le condizioni quadro al fine di sostenere la crescita, salvaguardare i posti di lavoro e mantenere un’attività industriale in Svizzera. Schneider-Ammann ha evocato più vie, tra cui una terza riforma della tassazione delle imprese e l’introduzione di un’aliquota unica dell’Iva del 6,5%.
Infine per permettere alle piccole e medie imprese di accedere ai mercati al di fuori della zona euro, la Svizzera deve concludere degli accordi di libero scambio. Il consigliere federale spera di portare a termine una simile intesa con l’India entro fine anno, e con la Cina e la Russia entro al fine del 2012.