La Svizzera vuole vietare i pitbull

Sei settimane dopo la tragica morte di un bimbo di sei anni sbranato da tre pitbull, un progetto del governo elvetico prevede di vietare i cani pericolosi.
La misura, che ha già sollevato parecchie critiche, riguarda 13 razze di cani. I settori interessati hanno cinque giorni di tempo per pronunciarsi in merito.
Il pacchetto di provvedimenti, che dovrebbe interessare circa 10’000 animali, è stato posto venerdì in breve consultazione dal Dipartimento federale dell’economia (DFE).
Chi desidera detenere o allevare un cane di una delle 13 razze previste nella lista nera del governo deve richiedere un’autorizzazione e dimostrare che il cane ha un certificato genealogico riconosciuto.
L’importazione di pitbull e di incroci con questa razza sarà vietata. Non sarà comunque richiesta un’autorizzazione per un proprietario di un cane di questa razza che si reca in Svizzera per un periodo limitato.
Responsabilizzare i proprietari
Per pronunciarsi sulle proposte della Confederazione – elaborate dopo la tragedia di Oberglatt, nel canton Zurigo, in cui all’inizio di dicembre un bambino turco di sei anni è stato sbranato da tre pitbull – gli ambienti interessati avranno tempo fino a mercoledì prossimo.
«Queste restrizioni concernono solo la punta dell’iceberg: i cani da combattimento costituiscono una minima parte della popolazione canina», ha precisato Hans Wyss, direttore dell’Ufficio federale di veterinaria (UFV).
Per migliorare la sicurezza pubblica occorre pure responsabilizzare i detentori e allevatori di cani: essi dovranno provare di avere sufficienti conoscenze sui cani, avere più di 20 anni e godere di una buona reputazione.
I controlli cantonali sui cani saranno rafforzati. Veterinari, medici, agenti di polizia e doganali, nonché educatori di cani saranno obbligati a dichiarare i disturbi comportamentali e i morsi a danno di persone o animali. Sarà pure vietata la selezione di cani nell’intento di educarli all’aggressività.
Critiche
Le misure proposte dal governo suscitano critiche da più parti. L’esperta Colette Pillonel – che recentemente ha deciso di lasciare il gruppo di lavoro della Confederazione incaricato di elaborare le nuove normative sui cani – ritiene che vietare le razze ritenute pericolose non sia la soluzione adatta per arginare il problema.
«Prevedendo una lista di cani pericolosi si rischia di creare un falso senso di sicurezza nella popolazione. Numerosi studi sottolineano che tutti i cani possono costituire un rischio per l’uomo», ha detto a swissinfo.
Della stessa opinione è anche Pierre Gobat, veterinario cantonale di Neuchâtel: «La pericolosità dell’animale non dipende da questioni genetiche, bensì da come lo si educa. È importante insegnare ai cani che non hanno il diritto di mordere».
Per consentire l’applicazione di questo «pacchetto» di provvedimenti e i controlli, l’UFV ritiene che ci vorranno 15 posti supplementari per tutti i cantoni. Pierre Gobat teme che così facendo si rischia che le autorità si concentrino troppo sulla repressione e troppo poco sulla prevenzione.
L’UFV auspica che il nuovo dispositivo possa entrare in vigore «al più presto».
swissinfo e agenzie
La legislazione svizzera sui cani è fra le più lassiste d’Europa.
La Germania vieta l’importazione e l’allevamento di numerose razze.
In Francia, l’acquisto, la cessione, l’importazione e l’allevamento di cani pericolosi sono vietati. Gli animali presenti sul territorio prima dell’entrata in vigore della legge devono essere sterilizzati, nonché muniti di guinzaglio e museruola.
La Gran Bretagna prevede l’obbligo del guinzaglio e della museruola per i cani potenzialmente pericolosi. Così come in Olanda, l’importazione dei cani pitbull è proibita.
In Svizzera, la legislazione sui cani compete ai cantoni.
Il progetto del governo prevede di vietare le seguenti razze: american staffordshire terrier, bull terrier, stardfordshire bull terrier, cane corso italiano, dobermann, dogo argentino, dogo canario, fila brasileiro, mastiff, mastino spagnolo, mastino napoletano, rottweiler, tosa.
La lista potrebbe essere ampliata.
È prevista un’autorizzazione per la detenzione di questi cani.
In futuro saranno tutti castrati o resi sterili.
I meticci risultanti dagli incroci delle 13 razze saranno proibiti.

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