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Losanna accoglie due stelle della Silicon Valley

Thomas e Monika Henzinger, dal sole della California alle rive del Lemano. epfl

I professori Thomas e Monika Henzinger, due tra i principali esperti mondiali in ambito informatico, tornano in Europa. Più precisamente al Politecnico federale di Losanna.

Assieme potrebbero riuscire ad attirare sul Lemano la crema degli studenti d’informatica. Incontro con swissinfo.

Se, quando inserite delle parole chiave in google.com, ottenete dei risultati in poche frazioni di secondo, il merito è anche un po’ di Monika Henzinger.

La 38enne informatica, nata in Germania, figura tra le 25 migliori specialiste d’internet al mondo.

Monika Henzinger dirige il dipartimento di ricerca del famoso sito. Insegna al Politecnico di Losanna dallo scorso primo ottobre ma il contratto con Google le impedisce, almeno per il momento, di concedere interviste.

Thomas, suo marito 42enne, è un esperto di livello mondiale in ambito di gestione e sicurezza dei microprocessori, minuscoli elementi ormai diffusi ovunque: computer, forni a micro-onde, freni delle auto, cellulari…

swissinfo: Perché, di ritorno in Europa, avete scelto la Svizzera e più precisamente l’EPFL?

Thomas Henzinger: Abbiamo vissuto a lungo negli Stati Uniti ma siamo entrambi europei. Da qualche tempo stavamo pensando di rientrare e la notizia si è diffusa.

Così, Willy Zwaenepoele, il nuovo decano della Facoltà d’informatica e comunicazioni a Losanna, è venuto a cercarci.

Abbiamo considerato diversi criteri. Il più importante è stato la filosofia dell’EPFL. La scuola ha introdotto recentemente il “tenure track” (nomina facilitata per i nuovi professori) e l’insegnamento in inglese. Elementi che mi sembrano condurre nella buona direzione.

swissinfo: Visto da qui, è difficile immaginare che si possa rinunciare a vivere in California per venire in Svizzera…

T.H.: Vogliamo che le nostre figlie crescano in Europa e possano vedere i loro nonni più di una volta all’anno. La più grande ha 6 anni. Era dunque l’ultima occasione per farle iniziare la scuola qui.

Negli Stati Uniti, le scuole pubbliche non garantiscono il livello che ci si potrebbe attendere. La maggior parte delle persone che hanno i mezzi mandano i loro ragazzi nelle scuole private. Non è una situazione sana.

Comunque, adoravo vivere in California. Non voglio speculare se è meglio qui o là, ma il fatto è che la vita laggiù è molto diversa. Inoltre ritengo interessante godere del lusso di poter vivere in luoghi diversi in diverse epoche della propria vita.

swissinfo: la maggior parte della gente che lavora nella Silicon Valley è descritta come “drogata dal lavoro”. Conferma?

T.H.: C’è del vero. L’attitudine verso il lavoro è davvero diversa rispetto a quella che s’incontra qui.

Tuttavia, se questa dipendenza esiste è perché molti amano il proprio lavoro e lo trovano eccitante, non perché sono costretti a farlo.

Specialmente nelle discipline scientifiche c’è molta meno distinzione tra lavoro e tempo libero rispetto a qui. Si è incollati in permanenza al proprio lavoro.

swissinfo: Thomas e Monika Henzinger sono anch’essi dei dipendenti dal lavoro?

T.H.: Certamente, qualsiasi sia il senso che si attribuisce al termine.

D’altronde è così che abbiamo avuto successo negli Stati Uniti. La competizione è ovunque: nelle Università, nelle industrie. Si è sempre chiamati a dimostrare le proprie capacità.

Ma per quel che mi riguarda, e credo che valga anche per mia moglie, l’ho fatto perché mi faceva piacere. E continuerò a farlo: amo il mio lavoro.

swissinfo: Si parlava del “brain drain”, la fuga dei cervelli verso gli Stati Uniti. Ora si assiste al movimento inverso, il “brain gain”, di cui voi siete un buon esempio. Gli americani possono perdere la loro leadership nella ricerca scientifica?

T.H.: Non sta a me speculare sulla questione, ma sarei certamente felice di vedere il resto del mondo, e l’Europa in particolare, divenire più competitivo.

Una delle ragioni della formidabile potenza scientifica degli Stati Uniti è la loro capacità d’attirare gli studenti più brillanti del mondo. Molti dei quali, in seguito, restano in America per lavorare ed apportano enormemente al paese.

Quando si riuniscono i migliori talenti si crea un’atmosfera intellettuale molto eccitante, piena di scintille di creatività. È così che nascono e si sviluppano nuove idee.

swissinfo: Ma sono anche i professori ad attirare gli studenti. E la vostra presenza all’EPFL potrebbe favorire un movimento del genere…

T.H.: Beh, è quello che speriamo.

swissinfo: Ritiene che un piccolo paese come la Svizzera abbia i mezzi necessari per sviluppare delle università di classe mondiale?

T.H.: Penso che ciò sia già realtà. I politecnici di Zurigo e Losanna sono di altissimo livello paragonati agli istituti degli altri Stati europei.

Inoltre, qua non mancano i soldi per fare qualche cosa di buono. È anche per questo che abbiamo deciso di venire.

swissinfo: La presenza della coppia Henzinger potrebbe stimolare la nascita di una nuova “success story”, come quella della Logitech, nata proprio nel campus dell’EPFL?

T.H.: In quanto universitario proveniente dagli Stati Uniti, sono automaticamente vicino ai settori industriali. Nel mio ambito di ricerca ci sono sicuramente delle possibilità di sviluppo commerciale.

Ma, personalmente, direi che il mio cuore continua a battere soprattutto per l’insegnamento e per la ricerca.

Intervista swissinfo, Marc-André Miserez
(traduzione: swissinfo, Marzio Pescia)

Monika Henzinger è nata nel 1966 a Weiden, in Germania. Dal 1999 è direttrice della ricerca presso Google.

Ha ottenuto diverse ricompense accademiche, tra le quali il “Career award” del Fondo nazionale della scienza americano.

Thomas Henzinger è nato nel 1962 a Linz, in Austria.

Anch’egli ha già ottenuto numerosi ricoscimenti accademici: ad esempio il “National science foundation career award ed il Premio George Forsythe di Stanford per l’eccellente qualità del suo insegnamento.

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