Per la prima volta da quasi mezzo secolo, in Svizzera è stata costruita una nuova sinagoga. L'edificio inaugurato lunedì a Ginevra ospita anche locali per le attività della Comunità israelita liberale e un Muro della Shoha.
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La Casa comunitaria sostituisce un vecchio luogo di culto diventato troppo esiguo, ha spiegato in una conferenza stampa il presidente della Comunità israelita liberale di Ginevra (GIL) Jean-Marc Brunschwig. Il numero dei membri della Comunità in quarant’anni è salito da 30 a 1’500. La sinagoga può accogliere circa 500 fedeli.
Interamente finanziata tramite donazioni privata, la costruzione è costata 12 milioni di franchi. Il progetto era stato lanciato nel 1993. Per questo il barone Edmond de Rothschild, deceduto nel 1997, figura fra i principali finanziatori.
Oltre alla sinagoga, nell’edificio di tre piani, ci sono una sala comunitaria, diverse aule per corsi e conferenze, uno spazio espositivo e un bagno rituale. All’esterno un’opera d’arte di bronzo evoca l’Olocausto. “Si tratta del primo Muro della Shoah eretto in Svizzera”, sottolinea il rabbino François Garai.
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