Prospettive svizzere in 10 lingue

Il re del Belgio in visita in Svizzera

Re Alberto II del Belgio ha partecipato a una cerimonia domenica a Küssnacht am Rigi, nel canton Svitto, per commemorare i 75 anni della morte della madre, la regina Astrid.

Alberto aveva un anno quando l’ex principessa di Svezia perse la vita in un incidente, il 29 agosto 1935, nella località elvetica sul lago dei Quattro Cantoni.

L’aereo reale è atterrato domenica all’aerodromo militare lucernese di Emmen. Alberto si è poi recato al “Königin Astrid Memorial” di Küssnacht, dove è stato accolto calorosamente da molti curiosi, tra cui alcuni belgi. Dopo aver osservato un minuto di silenzio sul luogo dell’incidente, il sovrano ha assistito a una messa, celebrata da un prete belga e da un frate del convento di Einsiedeln, nella cappella dedicata alla regina. Alla fine della cerimonia, Alberto si è intrattenuto brevemente con il pubblico per poi ripartire.

Nell’estate del 1935 re Leopoldo III e la 29enne moglie Astrid passavano le vacanze nella Svizzera centrale, un anno e mezzo dopo l’accesso al trono del giovane sovrano 35enne. Il mattino del 29 agosto, la coppia reale era in gita lungo il lago dei Quattro Cantoni a bordo di una limousine. Stando a un testimone, Leopoldo e Astrid stavano ammirando il Rigi quando la vettura uscì di strada. L’auto finì dapprima contro un albero e poi nel lago. La regina fu catapultata fuori dal veicolo e morì sul colpo, mentre il re riportò soltanto ferite leggere.

Il tragico incidente commosse profondamente i belgi e il mondo intero. Come la principessa Diana 60 anni più tardi nel Regno Unito, Astrid era particolarmente amata dai suoi sudditi. La regina fu inumata il 3 settembre 1935 a Bruxelles.

A causa del suo comportamento controverso durante la Seconda Guerra Mondiale, Leopoldo III visse in esilio in Svizzera dal 1945 al 1950, prima di abdicare, nel 1951, a favore del figlio maggiore Baldovino. Alla morte di quest’ultimo nel 1993 gli è succeduto Alberto.

swissinfo.ch e agenzie

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR