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Mentre la città di Losanna è ancora teatro di disordini dopo la morte di un giovane che fuggiva dalla polizia in scooter, altre due vicende mettono le forze dell'ordine in una situazione particolarmente delicata.

Buona lettura,

Agenti della polizia di Losanna in pattuglia
Agenti della polizia di Losanna in pattuglia. Keystone / Jean-Christophe Bott

Losanna ha vissuto una seconda notte di disordini in seguito al decesso, domenica all’alba, di un giovane che fuggiva dalla polizia. Intanto, la rivelazione di uno scambio di messaggi razzisti, antisemiti e sessisti tra membri delle forze dell’ordine locali rischia di gettare ulteriore benzina sul fuoco.

Il Municipio di Losanna ha rivelato l’esistenza di messaggi e foto a carattere razzista, antisemita, sessista o discriminatorio, scambiati tra personale di polizia, anche in congedo. Quattro persone sono state sospese con effetto immediato.

Riunitosi al completo davanti alla stampa, lunedì l’Esecutivo losannese ha mostrato alcuni di questi messaggi. È stato deciso un piano d’azione che prevederà “sanzioni nei confronti delle persone identificate come responsabili, ulteriori misure d’indagine e una profonda riforma della cultura lavorativa all’interno della polizia municipale“.

La polizia vodese è sotto pressione anche per un’altra vicenda. Un nuovo rapporto mette in discussione la legittima difesa invocata dall’agente che nel 2021 ha sparato al 37enne Nzoy alla stazione di Morges, causandone la morte.

Immagini e analisi 2D e 3D hanno permesso di stabilire che l’uomo stava cercando di fuggire. “Se Nzoy è fuggito, non c’è legittima difesa“, ha dichiarato Ludovic Tirelli, legale della famiglia della vittima. Dopo l’archiviazione da parte del Ministero pubblico, l’inchiesta è stata riaperta a maggio dal Tribunale cantonale vodese e si terrà un processo.

donna con capelli grigi lavora a un asse da stiro industriale
Le svizzere e gli svizzeri vorrebbero condizioni meno rigide per l’età di pensionamento. Keystone / Gaetan Bally

Quasi due terzi della popolazione svizzera desiderano più libertà nel scegliere l’età di pensionamento. Le riforme dell’AVS proposte finora, in particolare l’aumento dei contributi, godono di scarso favore. È quanto emerge da uno studio della società di revisione e consulenza Deloitte presentato martedì.

La popolazione “aspira a più libertà piuttosto che a limiti d’età rigidi e attende riforme che siano economicamente sensate e che vadano nella direzione dell’equità intergenerazionale”, ha indicato Reto Savoia, presidente e direttore generale di Deloitte Svizzera.

Lo studio propone quindi una maggiore flessibilizzazione dell’età di pensionamento. In futuro, ogni persona dovrebbe poter decidere autonomamente l’età del proprio ritiro dalla vita attiva in base a criteri quali lo stato di salute, la situazione finanziaria e i progetti di vita individuali.

Una maggioranza relativa delle persone intervistate (44%) sostiene l’idea di un aumento dei contributi federali all’AVS. Invece, né l’aumento dei contributi salariali (49% di pareri contrari), né l’incremento dell’imposta sul valore aggiunto (65% di oppositori), né tantomeno una riduzione delle rendite (respinta da oltre il 75%) raccolgono consensi.

Sergio Ermotti, direttore generale di UBS
Sergio Ermotti, direttore generale di UBS. Keystone / Urs Flueeler

Il Consiglio federale ha sollecitato l’aiuto della grande banca UBS nel quadro del conflitto doganale con gli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai giornali del gruppo CH Media. Questo ruolo di mediatore potrebbe permettere all’istituto di credito di migliorare i rapporti con Karin Keller-Sutter.

La richiesta proverrebbe direttamente dal Dipartimento federale dell’economia di Guy Parmelin, così come dagli ambienti economici. Negli Stati Uniti, UBS è un importante datore di lavoro. Inoltre, il suo direttore generale, Sergio Ermotti, e il presidente del Consiglio di amministrazione, Colm Kelleher, disporrebbero di una buona rete a New York e a Washington.

Secondo le ricerche di CH Media, i primi contatti di UBS con le autorità statunitensi si sono già tenuti. “L’attività di lobbying a favore della Svizzera è in corso”, è quanto si apprende dagli ambienti finanziari.

Secondo gli stessi ambienti, la grande banca spera di ottenere un effetto secondario positivo dai suoi buoni uffici. Infatti, in qualità di ministra delle Finanze, Karin Keller-Sutter ha svolto un ruolo di primo piano nell’elaborazione delle nuove regole sui fondi propri nei confronti di UBS, che obbligano quest’ultima a procurarsi 25 miliardi di franchi di capitale supplementare.

Entrata principale dell'Università di Zurigo
Entrata principale dell’Università di Zurigo. Keystone / Gaetan Bally

A causa soprattutto della diffusione degli strumenti di intelligenza artificiale generativa (IA), le studentesse e gli studenti della facoltà di diritto dell’Università di Zurigo (UZH) dovranno discutere oralmente la loro tesi di dottorato a partire dal 2026.

ChatGPT fa ormai parte della quotidianità di studentesse e studenti. Il suo utilizzo nella stesura di lavori scientifici solleva tuttavia numerose domande. Diverse università e alte scuole zurighesi stanno lavorando all’elaborazione di direttive sull’IA o le hanno già formulate, secondo il quotidiano Tages-Anzeiger.

All’Alta scuola pedagogica di Zurigo, il numero di lavori respinti è leggermente aumentato negli ultimi anni. Anche l’UZH ha registrato casi in cui l’IA è stata utilizzata senza che il suo ricorso fosse correttamente annunciato, ma l’ateneo non dispone di cifre concrete.

Pertanto, a partire dal 2026, la facoltà di diritto dell’UZH modificherà il sistema d’esame delle tesi. “Un esame orale finale fa ormai parte degli standard internazionali e permette inoltre d’individuare gli usi impropri dell’IA“, dichiara il decano Thomas Gächter.

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