Tamiflu rimborsato dalle casse malati
Dal primo agosto il medicinale anti-influenza sarà rimborsato dall'assicurazione malattia. Non tutti i pazienti potranno però beneficiare di questa misura: le donne incinte rimangono infatti escluse, fino ad una nuova decisione delle autorità sanitarie.
Il medicinale contro la nuova influenza prodotto dalla Roche sarà rimborsato solo se il malato è curato in ospedale, ha spiegato Patrick Mathys dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), confermando una notizia pubblicata dalla “SonntagsZeitung” e da “Le Matin dimanche”. Il Tamiflu – oltre 85 franchi per una confezione di dieci pastiglie – verrà pagato anche ai malati cronici, agli ospiti di case per anziani, ai bambini e a chi ha più di 65 anni.
Il medicinale non è ancora stato omologato per le donne in gravidanza e per i bambini sotto i tre anni, precisa il portavoce di Swissmedic, Joachim Gross. In questi casi spetta al medico valutare se i benefici potenziali sono superiori ai rischi e decidere se prescrivere il farmaco. L’autorità di sorveglianza dei medicamenti redigerà tra breve direttive in merito. Per il momento comunque le donne incinte – uno dei principali gruppi a rischio secondo l’Organizzazione mondiale della sanità – non saranno rimborsate. Per quanto riguarda i bimbi sotto i tre anni, non è chiaro se il Tamiflu sarà pagato.
Per i bambini, altro gruppo a rischio, mancano ancora in Svizzera le mascherine di protezione, scrivono ancora i due giornali domenicali. Secondo il professore Andreas Widmer, responsabile del servizio di igiene ospedaliera dell’ospedale universitario di Basilea, le mascherine potrebbero rivelarsi un metodo utile per prevenire la malattia. I bambini sono infatti uno dei principali vettori dell’influenza A(H1N1) e l’età media dei malati è di 12 anni.
swissinfo.ch e agenzie

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