
Spagna: Rajoy forma governo compatto contro crisi
(Keystone-ATS) Un governo compatto di fedelissimi per combattere la crisi più grave che la Spagna affronti dalla fine del franchismo: Mariano Rajoy ha svelato questa sera il segreto meglio custodito di Spagna e rivelato i nomi dei 13 ministri che formano il suo nuovo esecutivo.
Numero due e ‘uomo fortè, dopo Rajoy, del nuovo governo spagnolo è Soraya de Santamaria, 40 anni, da anni suo braccio destro, che diventa vicepremier, ministro della presidenza e portavoce dell’esecutivo. All’Economia, con l’incarico cruciale di fare tornare la fiducia dei mercati e attuare il programma lacrime e sangue promesso dal nuovo premier, arriva Luis de Guindos, ex presidente della Lehman Brothers per Spagna e Portogallo. “Un tecnico contro la crisi”, sottolinea El Mundo online. Accanto al ‘tecnicò de Guindos – che però è stato segretario di Stato all’economia sotto Josè Maria Aznar – ci sarà al Tesoro il ‘politicò Cristobal Montoro, responsabile economico del Partido Popular. Il ministero degli esteri va all’eurodeputato Josè Manuel Garcia Margallo, 67 anni, un esperto di politica Ue. Il ‘ritornò in Europa, ha detto e ripetuto Rajoy nelle ultime settimane, sarà una delle grandi priorità di Madrid.
L’annuncio del nuovo governo è stato una ulteriore conferma del nuovo stile sobrio, ‘di crisì, che Rajoy intende imprimere alla politica spagnola, una sorta di “fatti e poche parole”. Il premier aveva assicurato che nessuno avrebbe saputo i nomi dei ministri prima del re, che è stato informato oggi a fine pomeriggio, neppure i diretti interessati. E cosi è stato.
Davanti al silenzio ostinato delle “fonti” popolari, i giornali avevano perfino rinunciato negli ultimi giorni al tradizionale totoministri. Rahoy aveva annunciato una conferenza stampa alle 19:30 per rendere pubblica la composizione del nuovo esecutivo. È arrivato spaccando il minuto, ha letto la lista e se ne è andato, senza fare altre dichiarazioni. Nulla a che vedere con la comunicazione “frivola”, secondo i popolari, del governo Zapatero.
In mattinata Rajoy aveva giurato sulla Bibbia e sulla Costituzione davanti a re Juan Carlos, poi aveva preso possesso dei suoi nuovi uffici al Palazzo della Moncloa, la sede della presidenza del governo di Madrid, liberati già ieri sera da Josè Luis Zapatero. Venerdi ci sarà la prima riunione del nuovo consiglio dei ministri. Il 30 dicembre la seconda, che dovrebbe adottare le prime misure antideficit lacrime e sangue. Rajoy ha già annunciato una manovra da almeno 16,5 miliardi e “tagli ovunque, meno che sulle pensioni”.