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Notte dei cristalli

La notte dei cristalli prende il nome dalle vetrate infrante dai nazisti nei quartieri ebraici di diverse località della Germania nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938 Il pretesto fu l’assassinio, avvenuto a Parigi il 6 novembre, del diplomatico tedesco Ernst von Rath da parte di un giovane esule ebreo, Hirsch Grynszpan, sconvolto dalla deportazione operata dai nazisti dei suoi genitori in Polonia.

Per ritorsione Hitler, scatenò una campagna punitiva coordinata tra Gioventù hitleriana e SS che in ventiquattr’ore devastò migliaia di sinagoghe, negozi, uffici e abitazioni di ebrei, causando quasi duecento vittime e la deportazione di 26’000 ebrei.

I titolari delle proprietà distrutte non solo non vennero risarciti, poiché gli ebrei tedeschi erano stati privati del diritto di stipulare indennità assicurative, ma in base a un decreto del 12 novembre subirono anche la confisca del 20% dei loro beni a titolo di multa. Tre giorni più tardi ai bambini ebrei fu formalmente proibito di frequentare le scuole tedesche.

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