Apparecchi acustici: situazione di monopolio, denuncia UFAS
BERNA - Il mercato svizzero degli apparecchi acustici opera in una situazione "illegale" di monopolio: anche se ciò non può essere provato, ci sono "indicazioni evidenti". Lo afferma in un'intervista al domenicale "Sonntag" Alard du Bois-Reymond, il capo della sezione invalidità dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).
In Gran Bretagna, dove la fornitura di mezzi ausiliari per i deboli d'udito è messa a concorso, lo stesso tipo di apparecchio costa da sette a dieci volte meno che in Svizzera. Per la situazione elvetica non ci sono spiegazioni plausibili se non quella che sussistono intese di mercato illegali, nota du Bois-Reymond.
Nel mercato dei mezzi ausiliari per i portatori di andicap, il settore degli apparecchi per i sordi è quello che offre il maggiore potenziale di economie, per circa 50 milioni di franchi. Secondo il vicedirettore dell'UFAS, la Commissione della concorrenza (Comco) dovrebbe esaminare la questione.
Nell'ambito della sesta revisione dell'Assicurazione invalidità (AI), un'altra fonte di risparmi sarebbe la riduzione delle rendite, ma senza procedere "con la falciatrice", osserva du Bois-Reymond. Non si tratta - sottolinea - di toccare le rendite principali quanto piuttosto di riesaminare quelle per i figli dei portatori di andicap. L'AI prevede infatti contributi di un valore maggiore rispetto ai normali assegni famigliari. Ma - aggiunge du Bois-Reymond - è una questione delicata sia dal punto di vista politico che della comunicazione.
Il 48enne neocastellano Alard du Bois-Reymond, dal 2005 vicedirettore dell'UFAS e capo della sezione assicurazione invalidità, assumerà la nuova funzione di direttore dell'Ufficio federale della migrazione (UFM) dal prossimo primo gennaio.