Canada al voto, conservatori a rischio
Si vota oggi in Canada per le 41/e elezioni nazionali della storia del Paese.
Dopo 37 giorni di una delle campagne elettorali federali più agguerrite e ricche di colpi di scena della storia locale, le urne rimarranno aperte per dodici ore, dalle coste atlantiche, le prime ad aprire, a quelle del Pacifico, che con le prime hanno ben quattro ore e mezzo di differenza di fuso orario. E poichè dopo circa venti minuti dalla chiusura si conosceranno già i risultati, i media non potranno darli finchè l'ultimo distretto elettorale non sarà chiuso.
Per questo è entrata in vigore una legge che vieta qualsiasi indiscrezione su internet e sui cosiddetti social network, come Facebook e Twitter. Election Canada, l'ente che controlla le elezioni canadesi, vuole impedire infatti che si possano influenzare gli elettori della parte orientale che credono nel voto strategico. Queste elezioni infatti sono particolarmente delicate per il paese e potrebbero portare grosse sorprese.
Attualmente in Canada c'è un governo conservatore di minoranza. Secondo i sondaggi, però, nonostante il primo ministro Harper continui a chiedere agli elettori un governo di maggioranza, i conservatori sarebbero al 34,6%, mentre per la prima volta nella storia canadese il partito di opposizione principale non sarebbe più quello liberale, ma l'Ndp, il partito Neodemocratico, ovvero la sinistra canadese, con il 31,4% dei consensi. Il leader dell'Ndp Jack Layton avrebbe addirittura guadagnato due seggi in Quebec, da parte di rappresentanti del Bloc Quebecois, il partito separatista guidato da Gilles Duceppe, che pur di non far vincere i conservatori hanno dato a lui l'appoggio. Per parte loro, i Liberali di Michael Ignatieff, professore universitario di storia, entrato in politica dal 2006 e leader dell'opposizione dal 2009, hanno subito un tracollo devastante, ricevendo - sempre secondo le proiezioni - il 20,4% dei consensi.