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UBS: nuovo amministratore delegato per l'Italia rischia processo

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 ottobre 2011 - 13:52
(Keystone-ATS)

Il nuovo amministratore delegato (ad) per l'Italia di UBS, Fabio Innocenzi, rischia di essere rinviato a giudizio. Il 50enne è accusato di concorso in aggiotaggio e concorso il falso in bilancio nell'ambito dell'inchiesta sugli illeciti legati alla vendita di derivati di Banca Italease. I fatti risalgono all'epoca in cui Innocenzi era ad del Banco Popolare, che controllava Italease.

La notizia, diffusa nei giorni scorsi dai media italiani e pubblicata oggi dal "Tages-Anzeiger", è stata confermata dal portavoce dell'istituto elvetico, Christoph Meier.

Il rinvio a giudizio è stato chiesto dalla procura di Milano dopo che questa estate il giudice per le indagini preliminari aveva chiesto l'imputazione coatta respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura. Secondo il giudice gli elementi a disposizione di Innocenzi erano sufficienti per capire che i contratti derivati della Banca Italease erano speculativi e pericolosi a tal punto da poter portare la stessa sull'orlo del fallimento.

L'UBS era al corrente sin dall'inizio dell'inchiesta in corso, ha aggiunto Meier. Dopo aver esaminato accuratamente la questione con esperti giuridici interni ed esterni la banca ha però deciso che Innocenzi rimanesse la persona giusta per guidare l'istituto sul mercato italiano.

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