Ucraina: Mosca, offensiva continua fino a raggiungimento obiettivi

(Keystone-ATS) La Russia proseguirà l’offensiva dell’Ucraina fino al raggiungimento di “tutti gli obiettivi”: lo ha detto il ministro della difesa russo Sergey Shoigu.
“Le forze armate russe continueranno a condurre l’operazione militare speciale fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati”, ha detto Shoigu in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione di Stato. Mosca – ha aggiunto – mira a “smilitarizzazione e de-nazificazione” dell’Ucraina, oltre a proteggere la Russia da una “minaccia militare creata dai paesi occidentali”.
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass, ha spiegato che non ci sono piani per colloqui diretti tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Peskov ha quindi affermato che “certamente al presidente è stato riferito” dei risultati dei colloqui di ieri tra una delegazione russa e una ucraina. “Per ora è presto per fare delle valutazioni. Non vorremmo darle prematuramente. Dobbiamo ancora analizzare e poi pensare alle prospettive”, ha detto il portavoce del Cremlino, ripreso dall’agenzia Interfax. Peskov ha poi sostenuto che le truppe russe in Ucraina non colpiscono aree residenziali: “questo è fuori questione”.
Da parte sua il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dall’agenzia Belta, ha indicato che il suo paese non prenderà parte ad operazioni di combattimento in Ucraina. Lukashenko ha sostenuto che la Russia ha iniziato le operazioni in Ucraina perché non gli era stata lasciata altra scelta. Minsk, ha aggiunto, è pronta a negoziare con chiunque al momento, nell’interesse della pace nella regione.
Tuttavia, secondo quanto riferito dal Parlamento ucraino, truppe bielorusse avrebbero attraversato il confine con l’Ucraina per unirsi all’invasione russa. “Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv. L’informazione è stata confermata da Vitaliy Kyrylov, portavoce delle Forze di difesa del territorio settentrionale. Più tardi altre informazioni”, si legge in un tweet del Parlamento ucraino. Non ci sono al momento altre conferme.
Intanto la città di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina con 1,6 milioni di abitanti già teatro di pesanti bombardamenti nei giorni scorsi, è nuovamente sotto attacco questa mattina. In particolare sulle reti sociali vengono pubblicate le immagini della centrale Piazza della Libertà coperta di detriti dopo che un missile ha raggiunto la sede del governo regionale. Il comando operativo ucraino sostiene che l’obiettivo del era uccidere il governatore di Kharkiv e la squadra che con lui guida la difesa della città.
Ma la deflagrazione è stata talmente potente da provocare danni anche a palazzi lontani decine di metri dalla sede governativa. Lungo le strade poi si sono ammassate macerie. L’area è deserta: i residenti erano stati allertati da sirene prima dell’attacco.
Il capo del governo regionale, Oleg Synegubov, ha confermato l’attacco affermando che le forze russe hanno lanciato missili Grad e Cruise contro il centro della città ma che questa ha retto. “Attacchi di questo tipo sono un genocidio contro il popolo ucraino, crimini di guerra contro la popolazione civile”, ha detto Synegubov citato dal “Guardian”. Secondo i servizi di emergenza almeno 10 persone sono rimaste uccise nel bombardamento russo a Kharkiv.
A Kiev stamattina suonavano le sirene dell’allarme bomba, dopo una notte relativamente tranquilla rispetto ai giorni scorsi. Mentre il governatore della regione ucraina di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato che l’importante città portuale di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, è senza elettricità dopo gli attacchi delle truppe russe.