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UE, giro vite su riciclaggio, giochi nel mirino

(Keystone-ATS) L’Ue rafforza la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento al terrorismo, attraverso nuove norme – all’elaborazione delle quali ha partecipato anche la Svizzera – che puntano a rendere più trasparente la circolazione di capitali e ad evitare che i criminali sfruttino buchi nelle maglie del sistema. Ed estende le norme anche al gioco d’azzardo, e non saranno più solo i casinò a dover rispettare le regole anti-criminalità.

Con una nuova direttiva presentata oggi Bruxelles chiede più chiarezza nei meccanismi per l’individuazione dei beneficiari effettivi di capitali, e l’obbligo per le imprese di conservare i dati relativi all’identità di chi si cela realmente dietro le società. Inoltre, rafforza le norme sull’obbligo della verifica della clientela e della sua attività ed estende le norme anche alle persone politicamente esposte (maggiormente esposte al rischio di corruzione) sia europee che extra-Ue.

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Le nuove norme affrontano anche nuove minacce come il gioco d’azzardo e quindi non sono solo più i casinò a doverle rispettare. Inoltre, la nuova soglia di pagamento in contanti ammessa è fissata a 7’500 euro, perché l’attuale di 15’000 euro non era sufficiente. Le proposte prevedono poi il rafforzamento dei poteri sanzionatori delle autorità competenti.

“Il denaro sporco, che viene da traffico di droga, commercio illegale di armi o traffico di esseri umani, non può avere spazio nella nostra economia. Dobbiamo impedire alla criminalità organizzata di riciclare denaro attraverso il sistema bancario o il gioco d’azzardo. Per proteggere l’economia legale, sopratutto in tempi di crisi, dobbiamo stringere le maglie larghe della normativa attraverso le quali si insinuano criminali e terroristi. Dobbiamo impedire che le nostre banche diventino le lavanderie automatiche dei soldi del crimine o siano usate per finanziare il terrorismo”, ha detto la Commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstrom.

Partecipazione svizzera

La Svizzera ha partecipato attivamente all’elaborazione delle nuove norme UE: il Consiglio federale ha istituito la scorsa primavera un gruppo interdipartimentale incaricato di presentare delle proposte, che saranno oggetto di una procedura di consultazione. Essa dovrebbe venir avviata a fine febbraio o marzo, ha detto all’ats Mario Tuor, portavoce del Segretariato di stato per le questioni finanziarie internazionali. In autunno il governo dovrebbe poi presentare il messaggio alle Camere federali.

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