Van Rompuy: “la minaccia all’euro è dietro di noi”
(Keystone-ATS) Il 2012 è stato un “punto di svolta nella crisi dell’eurozona”, e oggi “il peggio è dietro di noi”, in particolare “la minaccia esistenziale all’euro”. Lo ha affermato il presidente Ue Herman Van Rompuy dopo l’incontro con il premier irlandese Enda Kenny, in occasione dell’avvio del semestre di presidenza Ue di Dublino.
La ripresa economica, ha sottolineato Van Rompuy, “arriva con uno sfasamento temporale” di cui “dobbiamo essere coscienti” rispetto al ritorno della stabilità. La situazione, quindi, “sta migliorando” ma, ha avvertito Van Rompuy, “abbiamo ancora molto lavoro da fare”. Da una parte c’è bisogno di “più crescita economica strutturale” in tutta l’eurozona, “senza eccezioni”, in modo che questa diventi “più competitiva rispetto al resto del mondo”. Dall’altra, occorre proseguire sulla strada del rafforzamento dell’Unione economica e monetaria, con la creazione dell’Unione bancaria.
Per questo le priorità sono la finalizzazione del meccanismo unico di supervisione bancaria guidato dalla Bce, l’adozione dei nuovi requisiti di capitale per le banche in applicazione di Basilea III, ma anche i meccanismi Ue per le garanzie sui depositi e di risoluzione delle crisi bancarie, e la definizione del quadro operativo per la ricapitalizzazione diretta delle banche tramite il fondo salvastati. “Non ci sono dubbi che anche il 2013 sarà denso di impegni per tutti noi”, ha assicurato il presidente Ue da Dublino.