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1° agosto festeggiato in tutta la Svizzera

Il consigliere federale Joseph Deiss (a sinistra) sulla vetta del Monte Rosa con il ministro italiano Giovanni Alemanno Keystone

Con discorsi e fuochi d'artificio la Festa nazionale è stata celebrata in ogni angolo della Svizzera. Perfino a 4'634 m di altitudine dal ministro Joseph Deiss.

Dal Kosovo, la consigliera federale Micheline Calmy-Rey ha invitato la Svizzera ad impegnarsi con gli altri paesi per la libertà e la giustizia.

La giornata del 1° agosto è stata commemorata anche quest’anno in Svizzera con migliaia di fuochi d’artificio, discorsi, manifestazioni, feste e spettacoli.

Oltre 200’000 persone hanno preso parte all’ormai tradizionale “colazione alla fattoria”, organizzata da 430 famiglie contadine in tutto il paese.

Circa 3’000 persone hanno approfittato invece della giornata delle porte aperte indetta a Palazzo federale per presentare i locali e le istituzioni del Parlamento alla popolazione.

Schmid contro ogni estremismo

Oltre che con la sua allocuzione radio-televisiva, il presidente della Confederazione Samuel Schmid si è rivolto alla popolazione sul praticello del Grütli, la culla della Confederazione nata e cresciuta dal 1291.

Nel suo discorso, seguito da 2’000 persone, tra cui circa 700 giovani estremisti di destra, Schmid ha dichiarato che «pensare svizzero» significa onorare gli esseri umani che vivono non solo in Svizzera, ma anche alle nostre frontiere.

Le stesse parole pronunciate da Guisan il primo agosto del 1940, a cui il presidente della Confederazione ha voluto rendere omaggio per aver “permesso di salvaguardare la sovranità della Svizzera durante la Seconda guerra mondiale”.

Nonostante le proteste e i fischi dei giovani con la testa rasata, Schmid ha affermato che, dopo quanto accaduto durante il conflitto mondiale, siamo tutti obbligati a lottare contro nuove forme di estremismo e totalitarismo, nonché a respingere ogni forma di antisemitismo e razzismo, affinché certi capitoli bui della storia non si ripetano.

Manifestazione antifascista

Rendendo onore a coloro che in passato hanno contribuito al successo della Svizzera, Schmid ha lodato anche i numerosi stranieri che hanno contributo alla prosperità del paese.

Stando al presidente della Confederazione, l’integrazione degli stranieri che provengono dal mondo intero rappresenta però una sfida per il nostro paese.

Circa 800 persone hanno partecipato invece a Lucerna ad una manifestazione contro il fascismo, indetta tra l’altro per protestare contro la presenza degli estremisti di destra sul Grütli.

“Non bisogna lasciare il Grütli nelle mani dei fascisti”, hanno scandito in coro i manifestanti.

Deiss in cima alla Svizzera

Da parte sua, il consigliere federale Joseph Deiss ha iniziato la sua giornata del 1° agosto scalando la punta del Dufour, sul massiccio del Monte Rosa.

Un’occasione per commemorare il 150esimo anniversario della prima scalata della vetta più alta della Svizzera, con i suoi 4’634 metri di altitudine, e per incontrare il ministro dell’agricoltura italiano Giovanni Alemanno, con il quale Deiss si è intrattenuto tra l’altro su alcuni temi economici.

In serata, Deiss ha poi tenuto un discorso nella località turistica vallesana di Zermatt, in cui si è espresso in favore di un patriottismo aperto sul mondo, affermando che il futuro della Svizzera risiede interamente nella cooperazione.

Sovranità e indipendenza

La Svizzera deve cooperare con gli altri Stati, senza però “rinnegare la propria sovranità”, ha tenuto invece a sottolineare il consigliere federale Christoph Blocher, nel suo intervento tenuto a Schafisheim, nel canton Argovia.

“La parola d’ordine dev’essere: cooperazione e scambi con tutti, ma senza alcun vincolo politico”, ha insistito il ministro di giustizia e polizia, affermando che negli ultimi anni “si è dimenticato di propugnare i valori della libertà e dell’indipendenza”.

Secondo Blocher, l’attenzione va rivolta ai cittadini e non alle istituzioni statali: la responsabilità individuale deve prendere il posto dell’ingerenza statale.

“Dobbiamo lasciare il denaro ai cittadini, invece di sperperarlo allegramente a scapito delle generazioni future e di continuare ad aumentare le tasse”.

Impegno internazionale per la libertà

Sui valori del 1° agosto si è soffermata anche la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey, in un discorso tenuto nel Kosovo dinnanzi ai militi svizzeri che compongono il contingente della Swisscoy.

La consigliera federale ha invitato la Svizzera ad assumere la propria parte di responsabilità anche a livello internazionale per assicurare la libertà, la giustizia e il bene comune.

“Possiamo rimanere liberi soltanto se ci impegniamo a livello individuale e collettivo per la libertà”, ha affermato Micheline Calmy-Rey, ricordando che la Svizzera fa parte dell’Europa e del mondo.

In giornata, la numero della diplomazia svizzera si è incontrata tra l’altro con il presidente della provincia serba Ibrahim Rugova, con il quale si è intrattenuta sulle prospettive economiche e politiche nella regione.

swissinfo e agenzie

La Festa nazionale del 1° agosto è stata introdotta alla fine del 19esimo secolo.
Questa giornata è stata però proclamata ufficialmente festiva in tutta la Svizzera soltanto dal 1994.
Con la Festa del 1° agosto si ricorda il Patto del 1291, anno in cui i rappresentanti dei cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo si giurarono fedeltà eterna.
In quell’occasione, si gettarono le basi di un’alleanza diventata poi l’attuale Confederazione nel 1848.

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