Contrabbando: Della Torre respinge accuse provenienti dall’Italia

Il ticinese Franco Della Torre, 59 anni, accusato dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bari di essere ai vertici di un'associazione mafiosa-camorristica attiva nel contrabbando di sigarette, respinge ogni addebito a suo carico. Per chiarire il proprio ruolo nella vicenda l'imprenditore si dice pronto ad incontrare il pubblico ministero italiano Giuseppe Scelsi.
«Gli inquirenti italiani hanno gonfiato il caso per ottenere da Berna assistenza giudiziaria», ha affermato martedì all’ats Renzo Galfetti, avvocato di Della Torre, confermando dichiarazioni rilasciate al «Giornale del Popolo». Ieri in Ticino e nel canton Vaud, nel corso di un’operazione congiunta tra polizie cantonali e polizia federale, sono state effettuate perquisizioni presso gli uffici di sei società e ai domicili di tre persone: tra di esse figurano anche gli uffici luganesi di Della Torre.
Per due anni Della Torre sarebbe stato incaricato dai titolari di concessioni statali in Montenegro di controllare i dazi sulle merci importate. Svolse questo compito in qualità di fiduciario fino all’inizio del 2000. «Ha cessato la sua attività da più di un anno», ha precisato Galfetti.
“Il mio cliente – ha aggiunto l’avvocato – non ha nulla a che fare con importazioni ed esportazioni di sigarette: per chiarire la faccenda è pronto a incontrare il pubblico ministero Scelsi, su suolo svizzero chiaramente, visto che in Italia vi è un mandato di arresto nei suoi confronti”.
Secondo Scelsi e la Dda di Bari, che da anni indaga sul contrabbando di tabacco, Della Torre sarebbe ai vertici di un’associazione mafiosa-camorristica che avrebbe introdotto in Montenegro (con camion e aerei partiti da Rotterdam) mille tonnellate al mese di sigarette di contrabbando che sarebbero poi state inviate in Puglia e quindi smistate in Europa. Il denaro ricavato da questo commercio sarebbe poi stato «lavato» in Svizzera.
Scelsi ha indicato lunedì in una conferenza stampa che «Della Torre è l’anello che ci mancava nella ricostruzione del cartello criminale che traffica sigarette di contrabbando in Europa. È lui che ricicla i proventi del contrabbando nella Confederazione elvetica».
swissinfo e agenzie

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