
Salari in nero per i bianconeri
Due ex dirigenti dell'Hockey Club Lugano (HCL) sono stati condannati a pene detentive con la condizionale per frode fiscale. Tra il 1996 e il 2005 avevano messo sotto contratto diversi campioni versando loro dei salari in nero.
La Corte delle assise correzionali di Lugano ha condannato Fabio Gaggini e Beat Kaufmann a 14 mesi di prigione con la condizionale. Il giudice unico li ha riconosciuti colpevoli di aver sottratto circa 3,5 milioni di franchi al fisco.
Tra il 1996 e il 2005, l’HCL ha pagato le sue star, in particolare i giocatori stranieri, facendo capo ad una contabilità tenuta segreta. L’ex banchiere Piergiorgio Rezzonico, che gestiva il conto, è stato condannato a 30 aliquote da 300 franchi.
Senza questi soldi, la squadra non avrebbe mai potuto sostenere la concorrenza dei club svizzero tedeschi, si è giustificato Kaufmann, secondo cui la pratica delle casse nere è assai diffusa in Svizzera. Gli ex dirigenti non hanno agito per affetto nei confronti dei colori societari, ha ribattuto il giudice, ma dal desiderio di vincere ad ogni costo.
Nel periodo in questione, il club ticinese è stato campione svizzero a due riprese (1999 e 2003).

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