Al via processo contro ex presidente Catalogna Pujol e figli
Ha preso il via oggi a Madrid presso l'Audiencia Nacional il processo per corruzione contro l'ex presidente del governo della Catalogna, Jordi Pujol, 95 anni, fondatore e storico leader del partito Convergencia Democratica de Catalunya (Cdc), e i suoi sette figli.
(Keystone-ATS) Il caso, che coinvolge anche una decina di imprenditori, è uno dei più grandi scandali di corruzione che ha scosso la Spagna, la cui istruttoria è cominciata nel 2012.
L’accusa sostiene che la famiglia Pujol, a partire dal patriarca Jordi, presidente della Generalitat dal 1980 al 2003, e la Cdc come epicentro della trama, abbia gestito una rete di clientelismo politico, approfittando della posizione di potere, per favorire alcuni imprenditori in cambio di tangenti.
Associazione per delinquere e riciclaggio
La Procura Anticorruzione ha chiesto pene che vanno da 9 anni di carcere per Jordi Pujol senior a 29 anni per Jordi Pujol Ferrusola, primogenito dell’ex presidente catalano, accusato di aver gestito l’intera rete di corruzione e riciclaggio e per il quale è richiesta anche una multa di 6,5 milioni di euro.
Tutti sono imputati di associazione per delinquere, riciclaggio di capitali, reati contro l’Agenzia Tributaria, falso in documentazione e mancata esecuzione giudiziaria. Per gli imprenditori la richiesta è di condanne a 5 anni di carcere.
Il processo comincia con la verifica, da parte del tribunale delle condizioni fisiche del patriarca Jordi Pujol, che comparirà in videoconferenza, e per il quale le perizie medico-legali hanno accertato che soffre di un “deterioramento cognitivo moderato” che gli impedisce di essere “nelle condizioni fisiche e cognitive per comparire in giudizio”. L’ex presidente è stato inoltre ricoverato la scorsa settimana per polmonite.
Sei mesi di udienze
Nel 2014 il fondatore di Cdc ammise pubblicamente l’esistenza di una fortuna nascosta in banche ad Andorra, giustificandola con un’eredità lasciata dal padre, ma non sono emerse prove a sostegno di questa versione.
La Procura sostiene, invece, che la famiglia abbia accumulato 290 milioni di euro, attraverso pagamenti illeciti in cambio di appalti e favori politici, e di averli riciclati all’estero, su conti e società fittizie in paradisi fiscali. Il processo, che durerà circa sei mesi, con 42 udienze previste, vedrà il coinvolgimento di oltre 250 testimoni ed è presieduto dalla giudice Marta Riera.