
BE: no a blocco ristrutturazione ospedaliera

(Keystone-ATS) Il Canton Berna potrà continuare a ristrutturare e chiudere ospedali pubblici. Il 66% degli elettori ha bocciato un’iniziativa popolare che chiedeva di garantire per legge l’esistenza per almeno otto anni di quattordici ospedali pubblici.
Tutti i nosocomi – sei sedi principali ed altre otto regionali – avrebbero inoltre dovuto assicurare un’ampia gamma di prestazioni.
Il testo ha raccolto 102’772 sì contro 200’787 no. La partecipazione ha raggiunto il 41,4%.
La richiesta, sostenuta dall’Unione democratica federale (UDF) e da singoli esponenti dell’UDC, era stata lanciata in seguito alla chiusura di un reparto di maternità decisa nel 2013 a Riggisberg, nei pressi di Thun, seguita nel 2015 dalla chiusura della maternità di Zweisimmen, nell’Oberland.
L’iniziativa era combattuta dal parlamento – contrari tutti i partiti, compresa l’UDC, con l’unica eccezione dell’UDF – e dal governo.
In caso di accettazione stando alle autorità, il Cantone avrebbe dovuto assumere spese supplementari fra i 25 e i 110 milioni di franchi l’anno. I fautori sottolineavano invece che dal 1999 nel cantone sono stati chiusi tredici ospedali, perlopiù nelle regioni rurali.