Biden, piano Indo-Pacifico coinvolge 13 Paesi

(Keystone-ATS) All’Indo-Pacific Economic Framework (Ipef) hanno aderito 13 Paesi: lo ha annunciato il presidente Usa Joe Biden nella conferenza stampa congiunta a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida al termine del loro summit.
Gli Stati Uniti hanno precisato che il nuovo raggruppamento economico per l’Indo-Pacifico partirà inizialmente con 13 Paesi che valgono circa il 40% del Pil mondiale: si tratta di Usa, Giappone, India, Corea del Sud, Australia, Indonesia, Thailandia, Singapore, Malesia, Filippine, Vietnam, Nuova Zelanda e Brunei, in base a quanto comunicato dall’amministrazione americana. Nell’Indo-Pacific Economic Framework (Ipef) non c’è Taiwan e mancano Myanmar, Cambogia e Laos, tutti Paesi vicini alla Cina.
Biden ha pure mostrato ottimismo sull’economia Usa affermando che “una recessione non è inevitabile”. Parlando nella conferenza stampa congiunta con il premier nipponico Fumio Kishida, il presidente americano ha detto che sarà fatto tutto il possibile per superare gli ostacoli.
Gli Usa aiuterebbero Taiwan da un’invasione cinese, ha aggiunto Biden. Gli Usa sono impegnati al rispetto della “politica della ‘Unica Cina’, ma questo non vuol dire che la Cina può prendere Taiwan con la forza”: il presidente Usa ha affermato che “la mia aspettativa e che questo non succederà”, aggiungendo però che Pechino, sulla vicenda, “sta flirtando con il pericolo”.
La situazione nello Stretto di Taiwan “non deve cambiare, ribadiamo l’importanza del mantenimento dell’ordine internazionale. In Asia, siamo contro qualsiasi cambio di situazione con la forza. Pace e stabilità devono essere mantenute”, ha detto Kishida.
Il presidente americano Joe Biden ha anche affermato che sta “considerando” l’abolizione di alcuni dazi commerciali sulla Cina, sottolineando che non sono state imposte dalla sua amministrazione. “Non abbiamo imposto nessuna di queste tariffe”, ha risposto nella conferenza stampa congiunta a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida, sulla possibilità di revocare le misure per raffreddare la dinamica al rialzo dell’inflazione. “La loro revoca è una misura in esame”, ha aggiunto.
La Russia deve pagare “un prezzo di lungo termine” per aver aggredito l’Ucraina con un’azione che ha lo scopo di “distruggere l’identità dell’Ucraina”, ha ancora dichiarato il presidente Usa, parlando in conferenza stampa a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida dopo il loro summit. “E’ il costo di chi vuole cambiare gli assetti con l’uso della forza”, ha aggiunto.