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BNS: accordo su oro con le altre banche centrali non sarà rinnovato

Quella svizzera e altre 21 banche centrali hanno deciso di non rinnovare l'accordo sull'oro, firmato nel 1999 allo scopo di coordinare le vendite di metallo giallo. L'intesa scadrà il 26 settembre. KEYSTONE/AP/MIKE GROLL sda-ats

(Keystone-ATS) La Banca nazionale svizzera (BNS) e altre 21 banche centrali hanno deciso di non rinnovare l’accordo sull’oro, firmato nel 1999 allo scopo di coordinare le vendite di metallo giallo. L’intesa scadrà il 26 settembre, ha indicato nel pomeriggio la BNS.

La convenzione (Central Bank Gold Agreement, CBGA), ha contribuito a contrastare le turbative del mercato e a rendere trasparenti le intenzioni degli istituti firmatari circa le transazioni in oro, indica la BNS in un comunicato odierno. L’accordo è stato rinnovato tre volte – nel 2004, nel 2009 e nel 2014 – con un graduale allentamento dei vincoli.

Dal 1999 a oggi il mercato mondiale dell’oro si è notevolmente evoluto quanto a maturità, liquidità e base di investitori, spiega l’istituto di Thomas Jordan. Nello stesso periodo, il prezzo del metallo prezioso è pressoché quintuplicato. Da quasi dieci anni le banche centrali non vendono più quantità significative: al contrario sono diventate in generale acquirenti nette.

Le banche centrali firmatarie ribadiscono peraltro che l’oro rimane un importante elemento delle riserve monetarie globali grazie ai vantaggi offerti in termini di diversificazione degli investimenti. Attualmente, nessuna di esse ha in programma di vendere rilevanti quantitativi di oro.

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