Borsa svizzera chiude debole, SMI -0,25%
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso l’ultima seduta dell’anno in territorio negativo con l’indice SMI dei titoli guida in flessione dello 0,25% a 9’381,87 punti, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,26% a quota 10’751,51.
Da gennaio a dicembre lo SMI ha comunque fatto segnare una progressione del 14%. Nel 2016 il listino aveva perso il 7% e nel 2015 era rimasto sostanzialmente immutato.
Gli affari nel corso del 2017 sono stati sostenuti dal buon andamento dell’economia sul piano internazionale e dalla politica, pur sempre espansiva, della Federal Reserve americana, senza contare che la Svizzera è stata favorita anche dall’indebolimento del franco rispetto all’euro. Il record dell’anno dello SMI è stato raggiunto poco prima di Natale, il 19 dicembre, con 9’469 punti, non lontano dai massimi di sempre, che risale al giugno del 2007 (9’548 punti).
Gli scambi odierni sono stati contenuti e le variazioni dei principali titoli sono in genere risultate inferiori all’1%. Contrastati i bancari, con Julius Bär (+0,08% a 59.60 franchi) in leggerissima accelerazione, che si è fatta preferire a UBS (-0,06% a 17.94 franchi) e a Credit Suisse (-0,11% a 17.40 franchi).
Deboli, nello stesso comparto finanziario, gli assicurativi: Swiss Re è scivolata dello 0,16% (a 91.25 franchi), Zurich Insurance dello 0,40% (a 296.60 franchi) e SwissLife dello 0,23% (a 345.00 franchi).
Poco dinamici sono apparsi pure i pesi massimi difensivi: il colosso dell’alimentare Nestlé è arretrato dello 0,12% (a 83.80 franchi), Roche dello 0,36% (a 246.50 franchi) e Novartis dello 0,36% (a 82.40 franchi).
Tra i titoli ciclici, più esposti alle variazioni congiunturali, si è salvata solo Adecco (invariata a 74.55). Parabola discendente invece per LafargeHolcim (-0,09% a 54.95 franchi), ABB (-0,38% a 26.12 franchi) e Geberit (-0,39% a 429.10 franchi). Non è sfuggito al movimento al ribasso il segmento del lusso, con Richemont in contrazione dello 0,67% (a 88.30 franchi) e Swatch dello 0,18% (a 397.40 franchi).
Completano il quadro dei 20 principali titoli Givaudan (+0,13% a 2’252.00 franchi), Lonza (+0,23% a 263.30 franchi), SGS (+0,47% a 2’541.00 franchi), Sika (-1,09% a 7’740.00 franchi) e Swisscom (-0,19% a 518.50 franchi).
Sull’arco dell’anno da segnalare la forte progressione di Sika, che ha fatto la sua apparizione nel listino SMI in maggio in sostituzione di Syngenta (passata sotto il controllo della cinese ChemCina): in dodici mesi ha guadagnato circa il 60%. Ancora migliore la prestazione di Lonza, subentrata ad Actelion (acquistata da Johnson&Johnson): +61%.
Swatch e Richemont sono salite del 30%, approfittando della ripresa sui mercati di Cina e Hong Kong. Il peggiore risultato del 2017, tra le principali società, è stato fatto segnalare dal titolo di Swiss Re, calato di circa il 5%. In assoluto il record negativo spetta invece a Myriad (-70%), mentre l’azione di AMS è salita del 208%.