Borsa svizzera chiude in calo, SMI -0,52%
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso in calo: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 11’022,34 punti, in diminuzione dello 0,52% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,42% a 14’198,17 punti.
Sul fronte macroeconomico interno va segnalato il rimbalzo del commercio al dettaglio in marzo, grazie però a una base di confronto favorevole. Le misure restrittive introdotte nel terzo mese dell’anno nel 2020 a seguito del Covid-19 avevano infatti avuto un netto impatto negativo sulle vendite in questo settore.
Secondo gli esperti del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF), a patto che il coronavirus non giochi brutti scherzi, l’economia svizzera dovrebbe mostrare uno sviluppo molto forte “nel prossimo futuro”. Il barometro congiunturale di questa istituzione è salito di 16 punti in aprile per raggiungere un nuovo massimo storico di 134, superando così ampiamente le stime degli economisti intervistati dall’agenzia di stampa finanziaria AWP.
Swiss Re (+2,91% a 84,88 franchi) è la blue chip con la miglior performance di giornata. Contro tutte le aspettative, il riassicuratore è riuscito a registrare un utile nei primi tre mesi dell’anno. Al termine delle contrattazioni odierne un solo altro titolo, Lonza (+1,72% a 580,80 franchi), ha chiuso in positivo.
All’indomani della pubblicazione di trimestrali positivi, Swisscom scivola sotto la linea di demarcazione (-0,14% a 495,30 franchi)
I pesi massimi Roche (-0,75% a 297,60 franchi), Novartis (-0,41% a 77,96 franchi) e Nestlé (-0,26% a 108,88 franchi) hanno frenato l’indice. Il colosso alimentare vodese ha acquisito il produttore statunitense di vitamine Bountiful da KKR per 5,75 miliardi di dollari (5,2 miliardi di franchi).
Nel settore bancario, Credit Suisse (-1,12% a 9,546 franchi) oggi teneva la sua assemblea generale annuale. Gli azionisti hanno eletto António Horta-Osório come nuovo presidente del consiglio di amministrazione (cda) della banca con il 96,4% dei voti. Alla luce del collasso dell’hedge fund Archegos e del tracollo di Greensill, il nuovo presidente del cda, in un discorso dopo la sua elezione, ha sottolineato la necessità “di promuovere una cultura che rinforzi l’importanza della gestione del rischio, che assicuri i giusti incentivi, anche in tema di remunerazione, e che si focalizzi sulla responsabilità personale”. Anche UBS (-1,38% a 13,925 franchi) ha perso terreno.