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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,41%

(Keystone-ATS) ZURIGO – Giornata positiva per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 6545,84 punti (+0,41% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,29% a 5861,33 punti.
In assenza di notizie a forte impatto sui corsi il mercato è stato caratterizzato da una certa letargia, complice anche la tendenza degli investitori a chiudere le posizioni in vista della fine dell’anno. L’SMI ha oscillato per tutta la giornata in una fascia molto ridotta, con una certa accelerazione nel finale di seduta sulla scia del buon andamento di Wall Street.
Mancando nuovi dati aziendali gli operatori si sono concentrati su numerosi indicatori macroeconomici. In Svizzera la SECO ha ritoccato al rialzo (dall’1,2% a franchi all’1,5% a franchi) le sue previsioni di crescita dell’economia elvetica nel 2011 e in Germania l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori è salito in novembre in modo più marcato del previsto. Le vendite al dettaglio negli Usa sono cresciute dello 0,8% a franchi, più di quanto si attendevano gli analisti, e l’evoluzione è stata analoga anche per i prezzi alla produzione.
L’attenzione è rimasta però puntata soprattutto sulle decisioni della Fed riguardo alla politica monetaria e sui relativi commenti, che arriveranno stasera a borse europee ormai chiuse.
In Svizzera il principale sostegno al mercato è stato fornito dai difensivi Novartis (+0,94% a 53,60 franchi), Nestlé (+0,54% a 55,90 franchi) e Roche (+0,42% a 142,20 franchi). Fra i bancari Credit Suisse (-0,13% a 39,00 franchi) ha terminato in calo, UBS (invariata a 16,14 franchi) è rimasta ferma al palo, mentre Julius Bär (+1,93% a 43,91 franchi) è apparsa tonica. Si sono risollevati con il passare delle ore gli assicurativi Swiss Re (+0,54% a 50,20 franchi) e Zurich (+0,49% a 245,40 franchi).
Nel finale di seduta hanno accelerato i titoli più legati alla congiuntura come ABB (+0,73% a 20,65 franchi) e Holcim (+0,65% a 69,85 franchi). Buono anche l’andamento di SGS (+1,46% a 1667,00 franchi), favorita da un commento di Deutsche Bank, mentre Transocean (-0,49% a 70,65 franchi) ha chiuso in calo, così come Swisscom (-0,88% a 416,50 franchi), dopo che la Commissione federale delle comunicazioni ha rivisto verso il basso le tariffe per la disaggregazione dell’ultimo chilometro.
Per bocca di un suo dirigente Actelion (-0,48% a 51,90 franchi) – da tempo al centro di voci su possibili fusioni – ha una volta ancora ribadito la volontà di rimanere indipendente. Syngenta (-0,32% a 279,90 franchi) ha annunciato un accordo con DuPont per cedere la licenza di un elemento transgenico per le piante.
Nel mercato allargato balzo di Infranor Inter (+6,30% a 24,45 franchi), dopo la pubblicazione dei risultati semestrali e delle prospettive per l’insieme dell’esercizio, e di Panalpina (+5,81% a 123,80 franchi), spinta da una raccomandazione di Goldman Sachs.

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