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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,29%

(Keystone-ATS) Seduta negativa per la Borsa svizzera, che ha chiuso le contrattazioni odierne con l’indice SMI dei valori guida in flessione dello 0,29% a 9’113,65 punti, mentre l’indice complessivo è arretrato dello 0,33% a quota 10’389,87.

I mercati europei si sono oggi mossi con cautela vista l’incertezza che proviene dal voto in Germania, dopo l’avanzata del partito di ultradestra Afd e il no dei socialdemocratici ad una riedizione della Grande Coalizione.

Ma hanno pesato anche le tensioni geopolitiche, con il braccio di ferro fra Usa e Corea del Nord, nonché gli interrogativi di politica monetaria: questa sera è atteso un discorso della presidente della Federal Reserve Janet Yellen, dopo che ieri il presidente della Bce Mario Draghi aveva ribadito la necessità di proseguire con una politica monetaria accomodante. Dalla Yellen gli investitori sperano di ricavare informazioni su un possibile aumento dei tassi ancora quest’anno.

Sul fronte interno gli occhi erano puntati su Nestlé, che nella giornata degli investitori ha confermato i suoi obiettivi per i prossimi anni. La multinazionale elvetica prevede nuove acquisizioni e fusioni e punta a un margine operativo compreso tra il 17,5% e il 18,5% entro il 2020, contro il 16% registrato nel 2016. In borsa il titolo ha reagito bene, guadagnando l’1,79% (a 82.55 franchi) e impedendo che il listino principale accentuasse ulteriormente le perdite.

Molto deboli invece gli altri due pesi massimi difensivi: Novartis è arretrata dell’1,13% (a 82.90 franchi) e ancora peggio ha fatto Roche (-1,28% a 246.80 franchi). Male orientati sono risultati pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,63% a 23.78 franchi), Adecco (-0,47% a 74.15 franchi), Geberit (-0,64% a 453.70 franchi), Sika (-0,76% a 7’205.00 franchi) e LafargeHolcim (-0,88% a 56.00 franchi).

Contrastato il segmento del lusso con Swatch che ha allungato dello 0,70% (a 387.60 franchi) e Richemont che è scivolata leggermente dello 0,06% (a 86.95 franchi).

Tra i bancari solo Credit Suisse è salita, dello 0,13 % a 15.07 franchi. Julius Bär (-0,27% a 56.45 franchi) e UBS (-0,49% a 16.21 franchi) non sono invece riuscite a rimanere a galla. Nello stesso comparto finanziario hanno perso vigore gli assicurativi Zurich (-0,73% a 284.20 franchi), Swiss Life (-1,08% a 329.20 franchi) e Swiss Re (-0,88% a 84.80 franchi).

Sul mercato allargato da segnalare il calo del titolo della Banca nazionale svizzera (-11,94% a 3’187.00 franchi): gli operatori hanno parlato di realizzi di guadagno su un valore che dall’inizio dell’anno è quasi raddoppiato (+85%). Archiviata la buona seduta di ieri dopo la pubblicazione dei risultati d’esercizio, Aryzta (-7,28% a 28.66 franchi) è precipitata anche a causa di un cambiamento di obiettivo di corso da parte di Goldman Sachs.

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