BS: confermati 12 anni di condanna a ex membro Hells Angels
La Corte d'appello di Basilea ha confermato oggi una pena di 12 anni e 10 mesi di detenzione per ripetuta violenza carnale, reati sessuali con minori e molti altri a carico di un ex membro degli Hells Angel. Il ricorso del 38enne è stato respinto.
(Keystone-ATS) La sentenza di prima istanza è stata confermata “praticamente integralmente”, con solo “minime divergenze”, ha affermato la presidente del tribunale. Nei confronti dell’uomo – un turco – è stata pure ribadita l’espulsione dal territorio nazionale per 14 anni. Alla vittima dei reati sessuali, una ragazza allora quattordicenne, dovrà versare un risarcimento di 12’000 franchi.
La giovane è stata costretta più volte ad atti sessuali e minacciata di diffusione di materiale pornografico. L’uomo aveva anche preteso che l’adolescente coinvolgesse in questi atti la sorella di soli 10 anni. Questo passo non si è mai concretizzato. Il turco era tuttavia riuscito a convincere la 14enne a scattare immagini spinte della sorellina e farsele inviare.
L’uomo ha commesso reati fin da quando era giovane, che hanno portato a diverse condanne precedenti. Ha ricoperto cariche di alto livello negli Hells Angels sia in Turchia – Paese dove pure aveva una vasta rete di contatti – sia a Basilea.
Confermata anche l’assoluzione da reati come favoreggiamento e falsità in certificati Covid e la condanna per ripetuta corruzione, che ha coinvolto alcuni agenti penitenziari. In particolare una coppia alsaziana di guardie che lavoravano nella prigione basilese di Waaghof, struttura che ospita i detenuti in carcere preventivo.
La donna, 28 anni, aveva fatto sesso varie volte con l’imputato tra agosto e novembre 2022 in cambio di pagamenti di migliaia di euro, mentre l’uomo, un 29enne, aveva introdotto di nascosto telefonini in cella e svolto mansioni di corriere criminale.
I reati di riciclaggio di denaro riguardano il suo ruolo in una rete internazionale di frodi finanziarie e una frode nel settore del leasing. La sentenza non è ancora definitiva. L’uomo può ricorrere al Tribunale federale.