Caso Gheddafi: Amnesty International interviene presso autorità libiche
(Keystone-ATS) Berna – Amnesty International (AI) è intervenuta nella vicenda dei due svizzeri trattenuti in Libia. Il segretariato internazionale dell’organizzazione, con sede a Londra, ha scritto una lettera alle autorità dello Stato africano per chiedere informazioni sul luogo di detenzione dei due uomini.
Secondo un comunicato diffuso oggi dalla sezione svizzera di AI, i due cittadini elvetici devono avere immediatamente libero accesso a un avvocato, ai loro famigliari e all’assistenza medica. Amnesty chiede pure che i due uomini siano autorizzati a contattare la loro ambasciata.
L’organizzazione di difesa dei diritti umani ritiene che i due Svizzeri dovrebbero essere liberati a meno che non siano incriminati per un reato riconosciuto e giudicati rapidamente nell’ambito di un processo equo. Questo il tenore dello scritto di AI alle autorità libiche.
Il segretariato internazionale di Amnesty considera che un suo intervento su questo dossier possa avere un impatto positivo. AI ha già esperienza nella negoziazione con il regime di Gheddafi. Nel maggio scorso, in seguito a una sua missione in Libia, Amnesty aveva ottenuto il rilascio di oppositori al governo libico.
Questa liberazione, avvenuta il 15 ottobre scorso, mostra come il dittatore libico possa reagire positivamente a interventi concernenti persone detenute arbitrariamente, come è il caso dei due Svizzeri, rileva AI. A seconda della risposta delle autorità dello Stato africano, Amnesty deciderà le misure da adottare in futuro.