Centrali nucleari potrebbero funzionare per 60 anni, IFSN
(Keystone-ATS) Sotto il profilo “puramente tecnico” le centrali nucleari svizzere potrebbero rimanere in funzione per 60 anni e nel caso di Gösgen (SO) e Leibstadt (AG) anche più a lungo. La presa di posizione, pubblicata ieri sul sito dell’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), rilancia il dibattito sull’uscita dal nucleare.
Per i due reattori più vecchi, ossia Beznau I e Beznau II, l’IFSN ritiene che raggiungeranno “verso i 60 anni il limite oltre il quale non sarà più opportuno mantenerli in funzione”.
Per le centrali nucleari di Gösgen (SO) e Leibstadt (AG) è “immaginabile dal punto di vista puramente tecnico mantenerle in esercizio oltre i 60 anni”, scrive nella presa di posizione pubblicata su internet il vicedirettore dell’organo federale di controllo Georg Schwarz.
Nella sua presa di posizione, ripresa oggi in un articolo dalla “Neue Zürcher Zeitung”, l’IFSN precisa che le centrali Svizzere vengono sottoposte ogni 10 anni a controlli approfonditi per verificare se soddisfano i requisiti per rimanere in funzione per altri 10 anni.
Il foglio zurighese ricorda che nel 2011, in seguito alla catastrofe nucleare di Fukushima, la consigliera federale Doris Leuthard aveva annunciato un pacchetto di misure per la cosiddetta “svolta energetica” che prevede di chiudere le centrali nucleari dopo 50 anni di esercizio.
Sulla questione è inoltre pendente l’iniziativa dei Verdi “Per un abbandono pianificato dell’energia nucleare”, che vuole limitare a 45 anni il ciclo produttivo delle centrali nucleari svizzere.
L’iniziativa sarà esaminata dal Consiglio nazionale nella sessione di dicembre. Il Consiglio federale intende presentare il suo pacchetto di misure sulla politica energetica 2050 quale controprogetto indiretto all’iniziativa.