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CF: proiezione bilancio 2025, deficit di finanziamento di 0,6 mia

Keystone-SDA

La Confederazione si attende per il 2025 un deficit di finanziamento di circa 0,6 miliardi di franchi, a fronte di un disavanzo stimato in giugno di 0,2 miliardi.

(Keystone-ATS) Stando alla seconda proiezione, nonostante il passivo sia più elevato, sarà comunque inferiore al risultato inizialmente preventivato (-0,8 miliardi), rende noto oggi il Consiglio federale in un comunicato.

Secondo le ultime cifre disponibili di fine settembre, di cui il Governo ha preso conoscenza nel corso della sua seduta odierna, il lieve miglioramento rispetto al preventivo è legato a maggiori entrate.

Nel bilancio ordinario la Confederazione si aspetta ora un’eccedenza di finanziamento di 0,4 miliardi (0,7 mia in giugno). Le direttive del freno all’indebitamento sono quindi rispettate. Il lieve peggioramento rispetto alla proiezione di giugno è dovuto al fatto che ora sono attese entrate più basse, viene ancora precisato.

Bilancio straordinario invariato

Nel bilancio straordinario, invece, il deficit di finanziamento rimane invariato rispetto alla proiezione di giugno (0,9 miliardi). La stima delle uscite straordinarie resta immutata a 1,6 miliardi di franchi, innanzitutto a causa dell’apporto unico di capitale per la stabilizzazione finanziaria delle Ferrovie federali svizzere (FFS; 850 mio). Quest’ultimo era stato preventivato per il 2024, ma è stato effettuato soltanto dopo la scadenza del termine di referendum, nel 2025. Sono inoltre previste uscite straordinarie (700 mio) legate alle somme forfettarie globali per le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina.

Dal canto suo, la stima delle entrate straordinarie resta invariata a 0,6 miliardi di franchi e comprende in particolare la parte della distribuzione dell’utile della Banca nazionale svizzera (BNS) contabilizzata a titolo straordinario (333 mio su un totale di 1 mia). Inoltre, il versamento eccezionale della BNS risultante dalle banconote non cambiate genera entrate una tantum (237 mio).

Dazi Usa: bilancio ne risentirà solo dal 2026

Per l’anno in corso non si prevedono ancora conseguenze drastiche dai nuovi dazi statunitensi sulle finanze della Confederazione. In base alle ripercussioni sull’evoluzione congiunturale, è probabile che i dazi avranno un impatto principalmente sull’IVA a partire dal 2026. Altri effetti sulle entrate si produrranno con un differimento temporale ancora maggiore.

Conformemente alla legge sul Parlamento, il Consiglio federale fa allestire entro il 30 giugno e il 30 settembre di ogni anno un calcolo approssimativo del risultato prevedibile dell’esercizio e ne riferisce al Parlamento. La proiezione costituisce una stima e va pertanto interpretata con cautela, viene ancora precisato

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