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CF: derrate alimentari, dal 1° maggio maggiore trasparenza

(Keystone-ATS) Dal prossimo 1° maggio ci sarà maggiore trasparenza e migliore protezione dai rischi sanitari per quel che concerne le derrate alimentari.

È quanto promette il Consiglio federale che ha fissato oggi per quella data l’entrata in vigore della nuova legge e delle relative ordinanze.

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Con il nuovo diritto alimentare, spiega il governo, i consumatori saranno meglio informati grazie a etichette più chiare. Per gli alimenti preconfezionati verranno ad esempio indicati i valori nutritivi. Non ci sarà invece l’obbligo di indicare l’origine delle materie prime, conformemente a quanto deciso dal Parlamento.

La provenienza esatta dovrà invece essere dichiarata per la carne e il pesce. Saranno anche migliorate le indicazioni sugli allergeni contenuti negli alimenti in vendita sfusa. “Un vantaggio per chi soffre di allergie”, afferma l’esecutivo.

Le nuove norme contengono anche alcune semplificazioni amministrative e burocratiche: la legislazione attuale, ad esempio, prevede l’obbligo di autorizzazione per i prodotti non menzionati esplicitamente nel diritto sulle derrate alimentari. In futuro potranno invece essere commercializzati, purché siano sicuri e corrispondano alle disposizioni legali.

Sarà così possibile commerciare prodotti alimentari a base di insetti. Questi sottostaranno tuttavia, come tutti i nuovi tipi di derrate alimentari, a un obbligo di omologazione allo scopo di garantire la sicurezza.

La revisione del diritto sulle derrate alimentari prevede anche alcuni aggiornamenti per quel che concerne la vendita di cosmetici. Non potranno ad esempio più essere commercializzati quelli testati su animali.

Nel nuovo diritto approvato dal Parlamento non c’è invece traccia dell’introduzione di “liste nere” dei ristoranti dall’igiene dubbia consultabili pubblicamente. L’idea, lanciata dal Consiglio federale, prevedeva di fornire gratuitamente ai ristoranti un certificato di conformità che informasse su come vengono rispettate le principali norme previste dalla legge sulle derrate alimentari. Su richiesta, questo documento avrebbe dovuto essere mostrato ai consumatori.

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