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Consiglio federale: seduta “extra muros” al Castello di Prangins

(Keystone-ATS) La seduta odierna del Consiglio federale non si è tenuta come di consueto al Palazzo Federale di Berna, ma “extra muros” presso il Castello di Prangins, nel canton Vaud. I ministri hanno poi incontrato la popolazione di Nyon e le autorità vodesi, prima di rientrare a Berna nel pomeriggio.

“È importante che il Consiglio federale vada ad incontrare la popolazione nei cantoni”, ha sottolineato alla stampa il presidente della Confederazione Ueli Maurer. La seduta in riva al Lemano non sarebbe nemmeno stata priva di “pericoli”, ha scherzato: “molti svizzero-tedeschi hanno buttato il biglietto di ritorno quando il loro treno si è trovato sopra Epesses”, in mezzo all’affascinante paesaggio della regione viticola del Lavaux.

Secondo il presidente, la bellezza del Castello di Prangins, carico di storia, “ha inoltre consentito al Consiglio federale di lavorare in modo ancora più efficace”. Prima di lasciare Berna, Maurer aveva indicato che il programma lavorativo era stato ridotto a causa delle particolari condizioni, ma che si sarebbe trattato di una seduta ordinaria a tutti gli effetti.

Dopo l’aperitivo in compagnia della popolazione della località vodese, il Consiglio federale, il governo vodese e il sindaco di Nyon Daniel Rossellat hanno pranzato insieme. “È importante poter incontrare il Consiglio federale per segnalare le nostre forze e le nostre necessità”, ha rilevato al riguardo il presidente del Consiglio di Stato vodese Pierre-Yves Maillard.

Dal 2010 il Consiglio federale ha iniziato a svolgere sedute “extra muros” per sottolineare il legame con tutte le regioni della Svizzera. Fino ad ora ha fatto visita a Ticino, Giura, Uri, Vallese, Basilea città e Sciaffusa.

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