Credit Suisse prevede un rallentamento della crescita nel 2015
(Keystone-ATS) La ripresa delle esportazioni non basterà a compensare la decelerazione dei consumi interni. Per il 2015 gli esperti di Credit Suisse pronosticano un rallentamento della crescita economica all’1,6%, dopo l’1,8% di quest’anno.
L’inflazione, per il quarto anno consecutivo, dovrebbe rimanere vicino a quota zero, scrive la banca nel suo “Monitor Svizzera” pubblicato oggi. In considerazione delle deboli dinamiche, il tasso di disoccupazione non subirà variazioni.
La Banca nazionale svizzera dovrebbe inoltre mantenere invariata la soglia di 1,20 franchi per un euro, mentre i tassi di interesse si manterranno bassi ancora per un lungo periodo.
La Segreteria di stato dell’economia (SECO), dal canto suo, pronostica una progressione del pil svizzero dell’1,8% quest’anno e del 2,4% nel 2015. La crescita, secondo UBS, dovrebbe attestarsi rispettivamente all’1,6% e all’1,4%. La Banca nazionale pubblicherà le proprie previsioni domani.